Diabetici senza microinfusori di insulina, il caso arriva all’ARS

di Teresa Frusteri
03/06/2021

Il caso dei pazienti affetti da diabete 1 senza microinfusori di insulina arriva all’Assemblea Regionale Siciliana. Dopo che la vicenda è stata sollevata dal nostro giornale, che ha raccontato prima della denuncia fatta ai Carabinieri di Sant’Agata di un 21enne che accusa l’ASP 5 di Messina di leggerezza per non avergli fornito l’apposito sistema integrato (pancreas artificiale automatico) per la terapia, e la protesta dell’associazione persone con diabete “AGD”, il parlamentare regionale del Gruppo Misto e sindaco di Santa Teresa di Riva, Danilo Lo Giudice, ha presentato un’interrogazione all’ARS (leggi qui).

Danilo Lo Giudice

Il deputato chiede al Governo Musumeci “quali interventi urgenti intende vorrà porre in essere affinché venga accertato a chi siano ascrivibili le responsabilità per la mancata fornitura dei microinfusori di insulina e soprattutto, quali misure intende avviare affinché si ponga fine alle drammatiche e gravi condizioni d’incertezza che vivono i pazienti con diabete”.

“Ci troviamo – afferma Lo Giudice – in un momento molto difficile causato dalla pandemia da Covid 19 e proprio per questo non si può rischiare di trasformare l’ordinario in emergenza. Però è quello che sta accadendo ai tanti bambini, ragazzini e persone con diabete di tipo 1, una malattia autoimmune che spesso si presenta in età pediatrica e la Sicilia è la prima regione in Italia per numero di casi, pertanto necessiterebbe di risposte immediate e di un’attenzione altissima tanto quanto quella prestata alla pandemia”.

“Sono sempre più frequenti sono i casi di denuncia, come successo qualche giorno fa a Messina, dove un genitore disperato sì è trovato costretto a rivolgersi alle forze dell’ordine per denunciare la leggerezza dell’ASP che, nonostante la situazione di estrema necessità, non è stata in grado di fornire i presidi occorrenti per la terapia, mettendo a repentaglio la vita del paziente. E – conclude – non è tollerabile che venga ignorato il legittimo diritto alle cure da chi è affetto da gravi patologie”.

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