Emergenza carceri, la mobilitazione della Camera Penale di Messina e la proposta del sindaco di Mistretta
L’emergenza carcere nel nostro paese ha assunto dimensioni drammatiche. Sovraffollamento, chiusura delle sezioni, riduzioni drastiche delle attività trattamentali, caldo insopportabile, carenze igieniche, idriche, strutture fatiscenti, passeggi assolati e infuocati, violenze, autolesionismo, suicidi non sembrano per nulla affievolirsi ed anzi sotto i colpi di una estate rovente le condizioni di vita dei detenuti e lavorative del personale diventano sempre più insopportabili.
Il dramma delle carceri finisce anche sotto la lente della Camera Penale di Messina “ P.Pisani – G. Amendolia”, presieduta dall’avv. Candido Bonaventura. Una delegazione di nove avvocati è stata autorizzata dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) ad effettuare una visita all’interno della Casa Circondariale di Gazzi che si svolgerà giovedì 29 agosto. Dall’inizio dell’anno i penalisti italiani stanno conducendo una mobilitazione permanente per sensibilizzare e sollecitare l’opinione pubblica, la politica, il mondo dell’informazione e la magistratura ad affrontare questa terribile emergenza per porvi efficaci e immediate soluzioni in grado di riportare il carcere dentro i confini della legalità costituzionale, oltre che tutelare la dignità, sistematicamente calpestata, degli oltre 61.500 detenuti.
Al tempo stesso da Mistretta, il sindaco della Città Tatà Sanzarello, per mezzo della stampa nazionale e regionale, in questi giorni ha rilanciato una proposta ai vertici dello Stato che sa di provocazione. Il Comune di Mistretta, “urla” il primo cittadino amastratino, è disposto a donare un’area di dieci ettari, dal valore di quindici milioni di euro, per costruire un nuovo carcere di alta sicurezza che risolverebbe i problemi di sovraffollamento dei detenuti nei penitenziari siciliani, ma nessuno ci ascolta.
I fatti che si succedono nel tempo, analizzati e messi cronologicamente in fila
In effetti, la questione della costruzione del nuovo carcere di Mistretta data ormai dal lontano 1981, quando, su richiesta del Ministero dei LL.PP., fu messa gratuitamente a disposizione una vasta area di proprietà comunale, giudicata idonea dell’apposita Commissione tecnica. Fra alterne vicende (finanziamento dell’opera del successivo stralcio) nel novembre del 2003, il Ministero della Giustizia comunicava che nel programma di edilizia penitenziaria (DM 210/2003) era stata prevista la realizzazione della nuova Casa Circondariale di Mistretta e, per l’avvio del relativo iter amministrativo si chiedeva di confermare la disponibilità dell’area a suo tempo scelta dalla Commissione prevista dall’art. 6 della L 12.12.1971 n. 1933 (la realizzazione della nuova Casa Circondariale di Mistretta venne poi inserita nel DM 19.07.2004).
Con una successiva nota, del gennaio 2004, il Ministero della Giustizia chiedeva la disponibilità del Comune di Mistretta ad un ampliamento dell’area prescelta ed assicurazione in ordine alla realizzabilità sotto il profilo paesistico ambientale… onde poter proseguire gli studi già avviati. Il Consiglio Comunale di Mistretta, nel febbraio 2005, deliberava per la perimetrazione e cessione al Ministero della Giustizia dell’area, di circa mq 100.000 di terreno ceduti gratuitamente per un valore di circa 10/15 milioni di euro, scelta per la costruzione della nuova Casa Circondariale.
La delibera consiliare veniva trasmessa al Ministero unitamente allo studio geologico. Il 24.06.2010, a seguito di ripetuti incontri con l’on. Angelino Alfano, allora Ministro della Giustizia, il Comitato di Sorveglianza, costituito dal Ministro della Giustizia, dal Ministro delle Infrastrutture e dal Capo Dipartimento della Protezione Civile, approvando il “Piano Carceri”, predisposto dal Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria aveva previsto, tra l’altro, la costruzione del nuovo Istituto Penitenziario di Mistretta.
Il piano Carceri approvato in data 29.06.2010 ha previsto la costruzione di n. 4 nuovi istituti penitenziari, tra cui quello di Mistretta (posti detenuti n. 450, Importo € 40.500.000 ultimazione dei lavori entro il 31.12.2012). La convenzione con la Regione siciliana per la costruzione dei nuovi quattro istituti penitenziari (Mistretta, Sciacca, Catania e Marsala) e di n. 3 padiglioni detentivi venne sottoscritta a Roma il 21.12.210. Ma in seguito ai tagli delle risorse finanziarie assegnate per il cosiddetto Piano Carceri, operati dal Governo Monti, non è stata più prevista la realizzazione del nuovo Carcere nel Comune di Mistretta.
Ad oggi nonostante l’emergenza dovuta al sovraffollamento delle carceri, il Comune di Mistretta continua a dare la disponibilità gratuita di un’area di oltre 100.000 mq, già oggetto di apposito studio geologico e inserita nel Piano Regolatore Generale per un valore di circa 10/15 milioni di euro, priva di dominanze e, a suo tempo, scelta e giudicata idonea per la costruzione del nuovo Istituto Penitenziario.