“Siamo alla guerra aperta, anzi siamo arrivati alla resa dei conti, i comuni dei Nebrodi hanno chiesto lo stato di calamità per salvare i loro noccioli che a loro detta sarebbero messi in pericolo dalla presenza di ben un milione di esemplari di ghiri che hanno provocato danni per 48 milioni di euro”. Lo afferma una nota dell’Associazione italiana difesa animali ed ambiente- Italiambiente.
“Sempre secondo quanto sostenuto dalle amministrazioni locali che hanno chiesto un decreto del governo ed uno alla regione Sicilia i ghiri oltre alle nocciole arrivano fino in paese entrando nelle case e provocando danni inenarrabili (che vedono solo loro). Queste richieste però contrastano con i dati forniti in merito al fatturato ed alla produzione delle nocciole in quella zona che non superano complessivamente i 200 mila chili con un fatturato medio che si aggira a meno di mezzo milione di euro tenendo conto che la coltura dei noccioli dei Nebrodi interessa complessivamente 12 mila ettari e che i produttori sono complessivamente un centinaio.