“L’aumento spropositato di suini selvatici nei territori di Patti, Gioiosa Marea, Piraino, Sant’Angelo di Brolo, Sinagra, Ucria, Raccuia, Floresta, Ficarra e i comuni dell’intera fascia dei Nebrodi, anche a ridosso dei centri abitati, impone scelte urgenti a tutela della popolazione, degli allevamenti e delle coltivazioni”.
Lo sostiene il deputato regionale ARS e sindaco di Brolo Giuseppe Laccoto che ha annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare: “Siamo di fronte a un problema gravissimo che può diventare irrisolvibile se non si interviene subito. Basti pensare alla devastazione dei terreni che sta compromettendo seriamente diversi raccolti con danni economici ingenti, alla questione sanitaria e alla sicurezza dei cittadini minacciata sempre più dalla presenza crescente di questi animali che può provocare incidenti stradali anche gravi”.
Secondo il parlamentare“l’elevata capacità riproduttiva dei suini selvatici richiede interventi immediati come ad esempio, l’ampliamento del periodo di caccia ai suini selvatici consentendo una riduzione del numero di questi animali attraverso i metodi consentiti dalla legge e la possibilità di effettuare piani di controllo anche alle aree in cui attualmente non sono previsti, ma dove i suini provocano gravi danni alle produzioni. È necessario ed urgente, sia per tutelare centinaia di aziende agricole che come attività di prevenzione per evitare diffusione della peste suina, predisporre un vero e proprio piano di abbattimento, lo stanziamento di risorse da destinare a risarcimento dei danni alle colture e consegnare ai sindaci strumenti per tutelare prioritariamente la sicurezza pubblica e prevenire i danni provocati dall’invasione dei suini”.
Qualche settimana fa l’assessore regionale all’Agricoltura, Toni Scilla, durante la commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni, ha chiesto “un intervento urgente da parte del Governo nazionale per contrastare l’emergenza cinghiali. C’è la necessità di estendere il periodo di caccia al cinghiale e di effettuare piani di controllo e selezione anche nelle aree in cui oggi non è possibile intervenire. Non si può più temporeggiare su un problema che mette a serio rischio l’incolumità dei cittadini”.