Evasione dal carcere “Beccaria” di Milano: fuggono in 7, due ripresi
A Milano sette detenuti sono evasi nel pomeriggio di Natale dal cortile passeggi dell’istituto penale per minorenni “Cesare Beccaria”. Lo rende noto Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria: “I fuggiaschi avrebbero approfittato dei lavori in corso, che perdurano da svariato tempo, per aprirsi un varco nella recinzione e poi scavalcare il muro di cinta”. Due dei fuggitivi sono stati rintracciati dopo poco tempo, si cercano gli altri 5. In ospedale quatto agenti per intossicazione.
L’allarme per l’evasione è scattato poco prima delle 16:30, anche se inizialmente sembrava si trattasse di una sola persona. I detenuti hanno tutti tra i 17 e i 18 anni, alcuni dei quali di nazionalità italiana. Sono già state allertate tutte le forze dell’ordine per la ricerca dei detenuti.
Detenuti appiccano roghi
Alcuni detenuti del carcere minorile “Cesare Beccaria” di Milano hanno appiccato il fuoco all’interno di diverse celle in segno di protesta, probabilmente anche in seguito all’evasione di sette giovani. Lo rendono noto i vigili del fuoco che hanno da poco inviato sul posto cinque mezzi antincendio.
Quattro agenti in ospedale
Alcuni agenti della Polizia penitenziaria sono rimasti intossicati dal fumo. In quattro sono stati portati all’ospedale San Carlo e nessuno è in condizioni gravi. Secondo il segretario generale del sindacato Sappe, Donato Capece, infatti, sono stati diversi gli agenti e i detenuti in prenda a convulsioni e vomito per aver respirato il fumo dei materassi incendiati. Capece ha poi ricordato che tutti gli agenti reperibili sono tornati in servizio al Beccaria in queste ore di alta tensione. Lunedì i vertici del Dipartimento della giustizia minorile del ministero di Via Arenula saranno a Milano, presso il carcere Beccaria per capire come si sia potuta verificare una simile evasione. Arriverà al Beccaria il direttore generale del Dipartimento, Giuseppe Cacciapuoti.
Dopo un paio d’ore rientra la calma
Dopo un paio d’ore è tornata la calma in via Calchi Taeggi e nelle strade circostanti, intorno al carcere minorile “Cesare Beccaria”. Sono rimaste pattuglie delle forze dell’ordine che presiedono l’area e che non consentono l’accesso a nessuno. Un posto di blocco è stato piazzato tra via Giovanni Spagliardi e via Ferruccio Parri. Attimi di tensione di sono registrati quando i cronisti si sono avvicinati al perimetro dell’istituto penitenziario, e alcuni detenuti hanno gridato insulti dalle finestre.
Indagano due procure
Sulla vicenda indagano sia la Procura di Milano che la Procura per i minorenni, in quanto tre dei giovani hanno tra i 18 e i 19 anni. Nell’istituto è presente anche la direttrice facente funzione, Maria Vittoria Menenti, anche perché la ricerca degli evasi è affidata principalmente alla polizia penitenziaria. I detenuti avrebbero approfittato di un momento in cui erano controllati da un solo agente, distratto per poter scavalcare la recinzione lungo via Calchi Taeggi. Molti agenti a riposo per le festività sono stati richiamati per partecipare alle ricerche di fuggitivi.
Non solo minorenni al Beccaria, ci sono persone fino ai 25 anni
A causa del sovraffollamento penitenziario nei penitenziari minorili l’età dei detenuti “può arrivare fino ai 25 anni”, ricorda ancora De Fazio nel comunicato. “Molte delle problematiche che investono le carceri – sottolinea il segretario generale della Uilpa – si ritrovano anche negli istituti penali per minorenni. In particolare, sono in vorticoso aumento i casi d’aggressione agli operatori, di sommosse e, come in questo caso, di evasione. Ciò è evidentemente imputabile a una serie di fattori”, tra cui appunto “l’innalzamento del limite d’età”.
“Da tempo – continua – ripetiamo che il sistema d’esecuzione penale va ripensato e che vanno riorganizzati e potenziati il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria”. “Auspichiamo – conclude De Fazio – di poterci presto confrontare con il Ministro della Giustizia e i Sottosegretari delegati per la ricerca di un percorso riformatore e soluzioni concrete che vadano al di là dei meri proclami”.
Sindacato Sappe: al Beccaria un’evasione annunciata
L’evasione dal “Beccaria” di Milano è in realtà una “evasione annunciata”. Lo scrive in una nota il Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe). “Adesso è prioritario catturare gli evasi – afferma Donato Capece, segretario generale del Sappe – ma la grave vicenda porta alla luce le priorità della sicurezza (spesso trascurate) con cui quotidianamente hanno a che fare le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria del Beccaria”.
Salvini “sconcertato” per l’evasione dal carcere
Matteo Salvini è “sconcertato” per l’evasione dal carcere Beccaria di Milano e sta seguendo gli sviluppi con grande attenzione. Lo riferiscono fonti della Lega. Già in serata il senatore leghista Andrea Ostellari, sottosegretario alla Giustizia con delega alle carceri minorili, aveva annunciato una visita all’istituto penitenziario e aveva chiesto “soluzioni efficaci e immediatamente disponibili per scongiurare episodi simili”.