Festival di Sanremo: i 5 motivi per non vederlo. Secondo La Stampa
Non tutti gli italiani sono interessati al Festival di Sanremo, che pur rimane l’evento televisivo principale di questo Paese e anche l’unica e ultima scintillante vetrina per la nostra musica pop.
Ci sono comunque buoni motivi per non unirsi ai milioni di telespettatori che, da martedì 7 a sabato 11 febbraio, si piazzeranno per 5 giorni davanti al televisore, da soli o dando vita a scatenati gruppi d’ascolto. Ne abbiamo selezionati cinque, come le serate di Sanremo.
1 – LA MARATONA TV
Nemmeno questa edizione si presenta come agile alla visione. Amadeus ha pure allargato la platea degli artisti in gara, portandola alla ragguardevole quota 28. E quindi, tra le loro esibizioni, quelle degli ospiti, i vari siparietti più o meno divertenti, lo spazio da lasciare a Gianni Morandi e alle varie co-conduttrici, si può paventare una fine di puntata che arriverà tra le 2 e le 3 di notte. Perciò, se preferite andare a dormire in orari civili, è sacrosanto il diritto di avvalersi di un bel «no grazie», anche alle occhiaie.
2 – IL DIBATTITO NO!
Stare lontani dalle consuete e spesso inutili polemiche legate al carrozzone del Festival. Si va dalla stantia protesta sui compensi di ospiti e conduttori alla politica che tira per la giacchetta questo o quello: guarda come sono vestiti/e quelli/e, a basta con ste storie sul gender, non c’è rispetto per i diritti, pensino a cantare e a non fare politica… insomma, le solite cose. Quest’anno il piatto è arricchito dallo Zelensky sì, lo Zelensky no. Credeteci, sono tutti ottimi motivi per stare ben lontani.
3 – L’ALTRA TV
Esiste tutto un mondo che viaggia in streaming e che non vi abbandona mai. Chi è abbonato a uno o più piattaforme potrà serenamente dedicarsi alla visione di qualche bel film – potrebbe addirittura lanciarsi un una maratona da cinefili – o di una o più serie tv. Facile che il binge watching se la giochi con la durata di Sanremo. Eventualmente il giovedì ci sarebbe anche MasterChef su Sky. Addirittura quest’anno Mediaset ha deciso di non lasciare sguarnito il campo, proponendo una controprogrammazione d’altri tempi fatta di Grande Fratello Vip, Le Iene e C’è posta per te.
4 – LA TESTA NEL PALLONE
Siete tifosi del Napoli e non volete che nulla possa distrarvi dalla cavalcata che sta portando la vostra squadra alla conquista dello scudetto numero 3 della sua storia. E pazienza se la partita con la Cremonese sarà domenica sera, a Festival concluso, bisogna restare concentrati sull’obiettivo. Se invece siete tifosi della Juventus, e non avete nessuna voglia di alleggerire la vostra depressione, potreste stare a guardare quanto male può proseguire l’infausta stagione. La prima serata del Festival coinciderà con Juve-Salernitana, e qui la curiosità potrebbe essere un’altra: le telecamere del Var riusciranno a inquadrare Candreva?
5 – ANCORA IL SOLITO AMA
C’è chi proprio l’Ama quater non lo ha digerito e che decisamente non ama il Festival di Ama. È convinto che sarà il solito Sanremo, con la solita musica, le solite battute, la solita onnipresenza plenipotenziaria di Amadeus. E allora se proprio deve, ascolterà qualche canzone, in streaming o in radio, ma alla “messa cantata” del conduttore veronese si sottrarrà. Se siete tra costoro, sappiate che ve lo beccherete anche del 2024, auguri.