Fiera storica Sant’Agata, mozione della minoranza contro la privatizzazione

Una mozione per fermare la privatizzazione della Fiera Storica di Sant’Agata Militello. Dopo l’atto di indirizzo della Giunta Mancuso, i consiglieri comunali di opposizione Giuseppe Puleo, Antonio Vitale, Monica Brancatelli, e Nunziatina Starvaggi hanno presentato al Consiglio comunale una mozione in cui si chiede all’amministrazione di revocare l’atto con cui si privatizza l’evento fieristico in programma il 14 e 15 novembre 2021.

I consiglieri comunali Monica Brancatelli, Nancy Starvaggi, Giuseppe Pulo e e Antonio Vitale

“L’amministrazione – affermano gli esponenti dell’opposizione – giustifica tale scelta con l’esigenza di valorizzare l’evento sotto il profilo storico-culturale, di organizzare in maniera sistematica i settori merceologici, di dare identità e valore alle tradizioni siciliane e nebroidee, di adeguare l’organizzazione dell’evento alle nuove direttive governative sulla sicurezza, di promuovere la fiera del bestiame, che ha storicamente caratterizzato l’evento e da anni scarsamente partecipata”.

“L’Ente – proseguono – ha tutte le professionalità, le competenze e la forza lavoro necessarie per organizzare l’evento in modo che possa essere valorizzato al meglio “sotto il profilo storico- culturale e per dare identità e valore alle tradizioni siciliane e nebroidee”, in quanto tali finalità dovrebbero coincidere con l’esigenza di un’amministrazione di rilanciare il paese che amministra. Tale esigenza per dei probi amministratori, di certo, dovrebbe essere prioritaria rispetto a quella di imprenditori privati che, ovviamente e giustamente, mireranno più al profitto che alla valorizzazione della città. È totalmente falso che si tratti di un evento con una bassa partecipazione: basta verificare gli introiti degli ultimi anni e la rassegna stampa, per constatare come resti un evento che riscuote ogni anno successo”.

Fiera storica di Sant’Agata: arte e tradizione si mischiano all’interno di una grande festa

Questo evento, che si svolge appunto due volte l’anno, è uno dei più importanti e attesi di Messina, nonché il più antico della città di Sant’Agata. Il luogo in cui si svolge la Fiera è il lungomare di Sant’Agata di Militello, spazio ideale per accogliere i raduni di commercianti, mercanti, consumatori. L’obiettivo, infatti, è anche quello di incentivare la compravendita, valorizzando così i prodotti tipici del territorio. Mettere in risalto, in pratica, l’antica tradizione del mercato vero e proprio. La classica fiera di paese che “avvicina”, mette in contatto, i protagonisti del territorio sotto ogni punto di vista, ritornando a presentarla come era in passato. Tra i prodotti più comuni che la fanno da padrone – anche il motivo di cui sopra, evidenziare storia e tradizione – ci sono quelli alimentari tipicamente caratteristici: dagli agrumi ad oli e prodotti enogastronomici dei Nebrodi o artigianali. Per non dimenticare gli allevamenti di ovini, suini, equini, bovini. Da un punto di vista storico, “l’anno zero” di questo evento è il 1700. Esattamente il 28 luglio di quell’anno, infatti, fu Don Gaetano Gallego Ventimiglia, principe di Militello e Marchese di Sant’Agata, a concedere il diritto a svolgerlo.

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Pubblicato da
Davide Di Giorgi