La fuoriuscita dal Parco dei Nebrodi del Comune di Floresta diventa un caso politico. Il capogruppo di minoranza Salvatore Schepis interviene sulla dichiarazione del sindaco Sebastiano Marzullo il quale ha dichiarato: “I componenti del Consiglio Comunale, senza distinzione di appartenenza, l’esecutivo e ovviamente il Sindaco, più che mai convinti, dell’inutilità del Parco dei Nebrodi, nell’ordinaria gestione, e, quindi, della giustezza delle decisioni responsabilmente assunte, si dicono pronti ad intraprendere ogni possibile ulteriore azione, in qualunque sede, per suggellare definitivamente il distacco dal Parco”. Il gruppo di minoranza, sebbene sia d’accordo sull’opportunità di discutere nuovamente il ruolo e la funzione del Parco, è contrario all’uscita di Floresta dall’area protetta, nonchè contrario alle ultime iniziative assunte dal sindaco, come quella di rimuovere la cartellonistica del Parco e di procedere alla chiusura dello sportello informativo nel comune di Floresta. “Si tratta – precisa Schepis – di un’iniziativa assunta autonomamente dal sindaco senza aver notiziato nè il gruppo di minoranza nè il consiglio comunale”. Il voto favorevole della minoranza alla proposta di uscita del comune dal Parco Nebrodi, nella riunione del mese di settembre 2014, era riferito a due motivazioni: il mancato intevento del presidente Antoci all’esclusione di Floresta dalla “Strategia Nazionale delle Aree Interne” e l’allargamento del Parco ad altri 21 comuni con conseguente snaturamento del Parco stesso. A seguito dell’intervento di Antoci per l’inclusione alla SNAI e l’aumento dei comuni per allargare il bacino di popolazione per ottenere finanziamenti, la minoranza prende la distanze dalle iniziative, ritenute precipitose, del sindaco. “L’esclusione dal Parco – continua Schepis – in ogni caso necessita di un decreto specifico dell’assessorato regionale al territorio e non dipende quindi dal comune”. Richiesto a breve un Consiglio Comunale, al quale è invitato il presidente dell’Ente Parco, per riaprire un confronto e precisare la posizione del consiglio nonchè l’eventuale revoca della deliberazione precedente.