Sette consiglieri del Comune di Floresta hanno presentato ieri al protocollo generale una mozione di sfiducia al Sindaco Antonino Cappadona, di impronta politica, che sa di dossier.
Il testo di 12 pagine riporta tutte le motivazioni di carattere politico e giuridico-amministrativo che hanno spinto, dopo quasi 3 anni dalle elezioni comunali, i consiglieri Lucia Lo Grande, Marco Scalisi, Carmela Pedalina Tindara, Filippo Monforte, Maria Grazia Tranchita, Antonio Stroscio e Antonino Casella a chiedere fine di una esperienza amministrativa fin qui – secondo loro – povera di risultati.
“Abbiamo adempiuto fino in fondo il nostro dovere istituzionale di Consiglieri Comunali e prima ancora il nostro dovere sociale e morale di cittadini senza pensare né ai giochi di potere, né alle manovre di poltrone, né ai numeri (che mai ci sono interessati) – commentano i firmatari della mozione di sfiducia primo cittadino.
“Floresta – proseguono i consiglieri – non è un tavolo da gioco ma è un Paese che chiede dignità e che merita uno scatto di orgoglio e di fierezza. La mancanza in consiglio comunale di una maggioranza solida, mai esistita, non ci permette più di andare avanti, di lavorare con serenità e di esercitare il Nostro compito di consigliere comunale.
Considerato anche e soprattutto, il resoconto fallimentare di due anni e mezzo di attività del Sindaco e della giunta, davanti al malcontento incontenibile della Nostra gente, chiunque vorrà continuare a legittimare questa Amministrazione dovrà risponderne presto al popolo” – concludono.
Adesso si aspetta in tempi brevi la convocazione del Consiglio comunale da parte del presidente Tiziana Liuzzo, che dovrà esprimersi sulla mozione.