Il Gup del Tribunale di Patti Eugenio Aliquò ha assolto, per non avere commesso il fatto, G.A., 25 anni, di Galati Mamertino, difeso dall’avvocato Filippo Barbera, che era stato accusato di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente, precisamente 41 grammi tra marijuana e hascisc, insieme alla fidanzata che, al contrario, è stata rinviata a giudizio.
I fatti accaddero nel settembre del 2018 quando i carabinieri della Stazione di Galati Mamertino, con il supporto di unità cinofile, fecero irruzione all’interno dell’abitazione della fidanzata del 25enne, A.R., rinvenendo, nascosti in vari punti della casa, quantitativi misti di sostanza stupefacente utili al confezionamento di decine di dosi e giudicati incompatibili con la semplice detenzione per uso personale. Non solo: i militari rinvenivano e sequestravano anche diversi grinder, comunemente utilizzati per la preparazione della marjuana, una bustina di semi di marjuana ed un quantitativo di denaro (quest’ultimo poi dissequestrato).
Nella stessa occasione a finire nei guai fu anche un’altra donna, F.M., 50 anni, difesa dagli avvocati Norma Rivetti e Mario Franchina ed ora anche lei prosciolta da ogni accusa. La donna è stata sottoposta a processo per il grave reato di favoreggiamento, per aver aiutato i due fidanzati, secondo l’accusa, ad eludere le investigazioni dei carabinieri, gettando dal balcone, durante la perquisizione, un involucro contenente marijuana. Secondo la ricostruzione dei militari, infatti, la 50enne, approfittando di un momento di disattenzione dei carabinieri impegnati nella perquisizione, aveva lanciato all’esterno un involucro con la droga. Ma il gesto non passò inosservato ai militari che avevano cinturato l’abitazione e che si trovavano all’esterno della casa. Il pm, ritenendo pienamente provati i fatti, aveva richiesto il rinvio a giudizio per F.M. e la condanna ad una pena detentiva per G.A.