Galati Mamertino, manifestazioni d’agosto solo uno spot politico. Serve programmazione
Prendiamo spunto dal post del presidente della Pro loco di Galati Mameritino Calogero Emanuele su Facebook per tornare a occuparci del “ridente” paesino dei Nebrodi. Negli ultimi tempi, per la verità, più piangente che ridente. Scusate l’ironia ma non c’è altro modo per sdrammatizzare una situazione che si fa tragica di giorno in giorno. Lo sfogo di Emanuele ci dà lo spunto per tornare a parlare di crescita economica e sociale di un piccolo paese dell’entroterra montano della Sicilia. E’ stato notato l’intenso programma di manifestazioni: tutte concentrate ad agosto e infatti alcuni operatori turistici hanno spiegato che a luglio hanno lavorato poco o forse niente, molto meno degli anni scorsi. Cosa è successo? E’ una domanda che ci facciamo quotidianamente perché capire può servire a programmare. Viene riferito che l’assessore al Turismo di Galati Mamertino, Vincenzo Amadore, è soddisfatto, anzi soddisfattissimo.
Non sappiamo che numeri ha in mano, noi possiamo contare tutte le volte in cui lui è stato presente sul palco e ci chiediamo, scusate se siamo irriverenti: quanto è costato alla comunità questo grandissimo, lunghissimo spot politico a favore dell’assessore al Turismo? Quali sono i risultati in termini di presenze turistiche, giro d’affari per ristoratori e altro, vendita di prodotti tipici, creazione di nuovi posti di lavoro? Negli anni Ottanta era possibile strafare ad agosto per svariati motivi: il primo è che c’erano i soldi (diciamo così), l’altro è che c’era un periodo di vacanza solo nelle abitudini degli italiani: agosto. In pochi andavano in ferie a luglio o addirittura a giugno o meglio a settembre. Ora, vista la competizione che c’è tra territori, è utile spendere un sacco di quattrini per fare concorrenza a Capo d’Orlando ad agosto? Oppure è meglio immaginare di lavorare a giugno, luglio e perché no ancora a settembre o persino a ottobre? Non ce ne voglia l’assessore, sappiamo che non ci vuole affatto bene e che se potesse farebbe chiudere volentieri questo umile sito di informazione. Ma è giusto, per un amministratore dopo aver finito con le foto, i ricchi premi e i cotillon, rendere conto ai cittadini, confrontarsi con tutti, accettare se è il caso le critiche e rimettersi in marcia alla ricerca della strada migliore.
Noi pensiamo che si debba cambiare strada, che si debba programmare, che si debba e si possa creare una filiera economica all’interno della più vasta industria delle vacanze che nei prossimi anni promette di rinascere nell’area dei Nebrodi, che si debba fare rete con i Comuni della Valle del Fitalia, che si debba e si possa arrivare a un programma comune di manifestazioni estive, autunnali, invernali. Che si debba lavorare per creare una industria dell’accoglienza magari andando a mutuare da Capo d’Orlando le esperienze migliori, come il marchio di qualità per le strutture d’accoglienza. Fare sistema ovvero un selfie collettivo in cui i protagonisti ci sono tutti e non il solito selfie in cui compare il solito assessore. Settembre è tempo di riflessioni ed è anche arrivato il momento di programmare qualcosa di serio. Buon lavoro