A Galati Mamertino la situazione è diventata esplosiva. Dai dati ufficiali risultano 69 persone positive al Covid-19, ma le stime dei tamponi effettuati nelle ultime ore, ancora da processare, parlano che i casi potrebbero arrivare a quota 120 – come ha avuto anche modo di affermare il sindaco Nino Baglio. Numeri da far accapponare la pelle.
Un momento tragico che verrà impresso nella memoria degli uomini e nella storia di Galati. La gente segue con apprensione e tanta preoccupazione l’evolversi della situazione. Tutte le informazioni, le notizie che arrivano dall’esterno, diventano pretesto per mettersi in contatto con qualcuno: amici, parenti, colleghi…
Ciascuno è alla ricerca di una percezione del rischio che pensa, o spera, di trovare negli altri, mettendo così in campo delle risorse mentali in grado di ridurre i livelli di preoccupazione e di impatto sociale del virus. Discutere o commentare un fatto, un episodio con gli altri è diverso dall’analizzare con la propria mente. Per questo motivo i telefoni “bollono”, i gruppi WhatsApp delle mamme degli alunni, dei colleghi di lavoro, dei membri delle associazioni, sono il punto di riferimento, non solo per raccontare o sapere, criticare la gestione dell’emergenza, perseguire un’inutile caccia all’untore, ma anche, e soprattutto, per incoraggiarsi l’un l’altro, perché “ritrovarsi”, in questi casi, aiuta a guardare il problema in maniera differente e a trovare interpretazioni diverse e ad incoraggiarsi vicendevolmente
I galatesi sono preoccupati, come preoccupati sono anche le comunità limitrofe, ancora indenni da casi di contagio, che vedono dietro l’angolo lo spettro della contaminazione. Sono in tanti a pensare, o meglio a dare per scontato, che come misura di primo contenimento, per evitare la diffusione incontrollata del virus, presto verrà istituita la “Zona Rossa”. Se a Villafrati, con 3400 abitanti e 80 positivi, è stata istituita – afferma qualcuno – la stessa sorte non può che toccare a Galati che conta circa 2500 abitanti.
Ma su questo nessuno ancora ha le idee chiare. Da una parte c’è il sindaco di Galati Mamertino, Nino Baglio, che punta a risolvere la questione senza fare ricorso alla “Zona Rossa. Dall’altra c’è la Regione che invece, probabilmente, la vorrebbe eccome, anche per rassicurare, appunto, un intero territorio. In mezzo i cittadini molto preoccupati per l’andamento dell’epidemia e, in alcuni casi, infastiditi per come questa vicenda è stata fin qui gestita. Le trattative vanno avanti ormai da giorni e sono frenetiche. Il Commissario per l’emergenza Coronavirus dell’Asp di Messina, Carmelo Crisicelli, è pronto a valutare la relazione del sindaco galatese, per fare il punto della situazione.