Calogero Fabio, meglio conosciuto come Jerry, aveva solo 48 anni. Stamattina la notizia della sua morte ha fatto piombare nello sconforto l’intera comunità di Galati Mamertino dove Jerry gestiva una piccola ferramenta. Una morte inaspettata che tanto sta facendo discutere nel piccolo centro nebroideo.

Una morte che arriva a seguito di un trattamento sanitario obbligatorio disposto d’autorità sanitaria nella mattinata di ieri. Da quel che si racconta in giro pare che il quarantottenne galatese, conosciuto nell’intero hinterland, e non solo, per le sue grandi doti calcistiche che da ragazzo ha avuto modo di mostrare indossando la maglia dell’allora celebre Mamertina, fosse in preda ad una crisi isterica.

Motivata la necessità e l’urgenza di ricovero, a seguito di rifiuto al trattamento volontario sanitario da parte del soggetto che necessitava di assistenza, viene disposto il TSO. Dopo vani e vari tentativi bonari, Jerry viene convinto, dai carabinieri intervenuti sul posto, a salire sull’ambulanza del 118 che accompagna il paziente al Pronto Soccorso di Sant’Agata di Militello. Giunto nel nosocomio santagatese, in codice giallo, intorno alle ore 13, il 48enne galatese rimane in osservazione nell’unità operativa di emergenza fino alle ore 17, ossia fino a quando i sanitari non dispongono il trasferimento nel reparto di psichiatria dove, secondo fonti ospedaliere, l’uomo viene ricoverato in condizioni assolutamente non preoccupanti. Dalle stesse fonti apprendiamo che la nottata di Jerry è stata disturbata da una serie di apnee, disturbi del sonno in cui il respiro si arresta ripetutamente per un tempo sufficientemente lungo.  Intorno alle 8:00 Jerry muore. Nel referto medico si legge: arresto cardiaco.