Galati, tra polemiche e tasse: il caso del centro di raccolta rifiuti

di Salvo Lapietra
24/12/2024

Mentre il 2024 volge al termine, a Galati si respira un’aria tutt’altro che festosa. Al centro del dibattito pubblico c’è la gestione del nuovo centro di raccolta rifiuti e le scelte dell’amministrazione comunale, accusata dalla minoranza di inefficienza, sprechi e favoritismi. Con ironia amara, il sindaco è stato ribattezzato “Babbo Natale Amadore” dalla minoranza consiliare “Uniti Si Cresce”, che denuncia “regali” mirati a pochi privilegiati, lasciando però un conto salato da pagare ai cittadini.

Un successo amaro: la stabilizzazione dei precari

Uno dei cavalli di battaglia dell’amministrazione è stata la stabilizzazione dei precari comunali. Tuttavia, la minoranza consiliare sottolinea come questo processo sia stato gestito in ritardo, con contratti che prevedono solo poche ore settimanali. Una scelta che, secondo i critici, penalizza i lavoratori non solo dal punto di vista economico, ma anche nei contributi pensionistici.

“Grande successo? Proprio no,” commenta con sarcasmo l’opposizione, denunciando come l’amministrazione abbia tardato mesi prima di completare un processo che poteva essere gestito in maniera più rapida ed efficace. Intanto, ai lavoratori si chiede di essere felici, perché, come sottolinea l’opposizione, “l’ordine è essere felici, e felici bisogna essere!”

Concorsi annullati e disorganizzazione

Un altro esempio di inefficienza amministrativa, secondo la minoranza, è il bando per l’assunzione di un nuovo vigile urbano. Pubblicato il 6 dicembre 2024 con la determina n. 307, il concorso è stato annullato appena due settimane dopo, il 20 dicembre, con la determina n. 814. Un balletto burocratico che l’opposizione riassume con ironia: “Metti la cera, togli la cera.”

La minoranza critica aspramente la gestione del concorso, sottolineando che si sarebbe potuto evitare tutto questo semplicemente formando il personale già in organico. Nonostante le promesse, il concorso sembra destinato a essere riproposto, alimentando nuovi dubbi sulla capacità organizzativa dell’amministrazione.

Le tasse restano al massimo: le mani nelle tasche dei cittadini

Uno dei temi più caldi riguarda le tasse. Nonostante le promesse del sindaco e dei suoi consiglieri, l’addizionale IRPEF resta ferma allo 0,8%, il massimo consentito per legge. La minoranza evidenzia come in altri Comuni, come San Salvatore di Fitalia, l’aliquota sia stata abbassata al 0,5%. “Lì probabilmente hanno un sindaco che fa il sindaco,” è l’amara considerazione dell’opposizione.

Le critiche non si fermano qui: la tassa sui rifiuti ha subito un aumento significativo, passando da 320.000 euro nel 2023 a oltre 380.000 euro nel 2024. Un trend che, secondo l’opposizione, rischia di proseguire con ulteriori rincari per il 2025.

Il centro di raccolta rifiuti: una gestione contestata

Il punto più controverso riguarda la gestione del nuovo centro di raccolta rifiuti. La minoranza accusa l’amministrazione di aver scelto di affidare il servizio a personale esterno, con un costo stimato di circa 48.000 euro annui per il solo personale, a cui si aggiungono spese accessorie come energia e materiali.

Secondo l’amministrazione, la gestione “in house” non è perseguibile a causa della mancanza di personale qualificato. Ma l’opposizione non ci sta: “Perché non si è formato il personale già stabilizzato e titolato? Forse si preferisce rivolgersi all’esterno per favorire assunzioni clientelari?” La scelta di escludere i dipendenti comunali, accusano, toglie spazio e risorse a chi già lavora all’interno del Comune, aggravando una situazione di precarietà.

Un invito al confronto: Consiglio Comunale del 27 dicembre

La minoranza ha invitato i cittadini a partecipare al Consiglio Comunale convocato per il 27 dicembre 2024, alle ore 10:00, in cui si discuterà dell’affidamento privato del centro di raccolta rifiuti. L’orario mattutino, sottolineano i critici, sembra studiato per scoraggiare la partecipazione pubblica. L’appello dell’opposizione è chiaro: “Non permettiamo che le mani dell’amministrazione continuino a rovistare nelle tasche dei galatesi.”

Un futuro incerto per Galati

L’opposizione traccia un bilancio amaro del 2024, definendo l’amministrazione “mezza fantasma”, con assessori che sembrano contribuire più alle sagre che alla gestione dei problemi del territorio. Mentre il sindaco inaugura strutture finanziate da altre amministrazioni e si gode il consenso sui social, i cittadini restano alle prese con tasse alte e servizi insufficienti.

L’augurio per il 2025, conclude l’opposizione, è che finalmente si inizi a lavorare nell’interesse di tutti i galatesi, abbandonando clientelismi e inefficienze. Ma, per ora, la strada sembra ancora lunga e piena di ostacoli.

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