Gdf Reggio Emilia, frode fiscale con utilizzo fatture false per 37 mln
18/12/2024
REGGIO EMILIA (ITALPRESS) – I militari della Guardia di Finanza e gli agenti della Polizia di Stato, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia e sotto la direzione del Procuratore, stanno dando esecuzione ad un Decreto di perquisizione personale e locale e ad un Decreto di sequestro preventivo, relativi al provento illecito di una imponente frode fiscale, emessi dal GIP del Tribunale reggiano.
L’attività d’indagine, denominata Titano, fa seguito a quanto già eseguito nello scorso giugno (sequestro di 6 milioni di euro ed 80 perquisizioni, nei confronti di 50 indagati), in cui era stata smantellata un’intera organizzazione dedita alla costituzione di società cartiere, riconducibili a soggetti residenti in provincia di Reggio Emilia e già coinvolti nell’indagine denominata “Billions”, che avevano emesso, nel periodo 2018 – 2022, fatture per operazioni inesistenti per circa 62.000.000,00, a favore di società terze.
Il provvedimento di sequestro preventivo odierno – rivolto agli utilizzatori delle fatture false – è stato emesso dall’Autorità Giudiziaria nei confronti di 37 società presenti sul territorio nazionale e di 41 dei rappresentanti legali e/o amministratori delle stesse società, per le quali il Giudice ha statuito che, grazie alla frode fiscale perpetrata, hanno ottenuto oltre 12.000.000 di euro di profitto illecito.
Le società operano (e in taluni casi, operavano, dal momento che hanno cessato la loro attività) in diversificati settori economici, quali l’edilizia, il commercio all’ingrosso di imballaggi, l’abbigliamento, il commercio di software e computer. Coinvolte anche alcune società gestite da soggetti di etnia cinese, nella zona di Milano.
Al termine delle attività d’indagine è stato appurato che le 37 società interessate hanno utilizzato, nelle rispettive dichiarazioni annuali ai fini dell’I.V.A. e delle Imposte dirette, fatture per operazioni inesistenti ricevute dalle società cartiere per oltre 37.000.000,00, in un arco temporale che va dal 2018 al 2022.
Contestualmente all’esecuzione del decreto di sequestro, sono state effettuate 9 perquisizioni nei confronti di coloro, sulla base dei riscontri investigativi eseguiti anche per mezzo delle banche dati in uso alla Guardia di Finanza, risultavano essere destinatari delle FOI emesse dalle società cartiere coinvolte, risultati di particolare interesse investigativo.
Complessivamente, l’operazione Titano vede coinvolte 50 persone fisiche indagate, 44 società coinvolte in tutta Italia.
Nel corso di una perquisizione domiciliare a Gualtieri è stata rinvenuta una serra, ove venivano accuratamente coltivate circa 70 piante di marijuana.
Il detentore è stato arrestato in flagranza.
-foto ufficio stampa Gdf-
(ITALPRESS).
L’attività d’indagine, denominata Titano, fa seguito a quanto già eseguito nello scorso giugno (sequestro di 6 milioni di euro ed 80 perquisizioni, nei confronti di 50 indagati), in cui era stata smantellata un’intera organizzazione dedita alla costituzione di società cartiere, riconducibili a soggetti residenti in provincia di Reggio Emilia e già coinvolti nell’indagine denominata “Billions”, che avevano emesso, nel periodo 2018 – 2022, fatture per operazioni inesistenti per circa 62.000.000,00, a favore di società terze.
Il provvedimento di sequestro preventivo odierno – rivolto agli utilizzatori delle fatture false – è stato emesso dall’Autorità Giudiziaria nei confronti di 37 società presenti sul territorio nazionale e di 41 dei rappresentanti legali e/o amministratori delle stesse società, per le quali il Giudice ha statuito che, grazie alla frode fiscale perpetrata, hanno ottenuto oltre 12.000.000 di euro di profitto illecito.
Le società operano (e in taluni casi, operavano, dal momento che hanno cessato la loro attività) in diversificati settori economici, quali l’edilizia, il commercio all’ingrosso di imballaggi, l’abbigliamento, il commercio di software e computer. Coinvolte anche alcune società gestite da soggetti di etnia cinese, nella zona di Milano.
Al termine delle attività d’indagine è stato appurato che le 37 società interessate hanno utilizzato, nelle rispettive dichiarazioni annuali ai fini dell’I.V.A. e delle Imposte dirette, fatture per operazioni inesistenti ricevute dalle società cartiere per oltre 37.000.000,00, in un arco temporale che va dal 2018 al 2022.
Contestualmente all’esecuzione del decreto di sequestro, sono state effettuate 9 perquisizioni nei confronti di coloro, sulla base dei riscontri investigativi eseguiti anche per mezzo delle banche dati in uso alla Guardia di Finanza, risultavano essere destinatari delle FOI emesse dalle società cartiere coinvolte, risultati di particolare interesse investigativo.
Complessivamente, l’operazione Titano vede coinvolte 50 persone fisiche indagate, 44 società coinvolte in tutta Italia.
Nel corso di una perquisizione domiciliare a Gualtieri è stata rinvenuta una serra, ove venivano accuratamente coltivate circa 70 piante di marijuana.
Il detentore è stato arrestato in flagranza.
-foto ufficio stampa Gdf-
(ITALPRESS).