Giovane uccisa a Messina, fidanzato condannato all’ergastolo

La Corte d’assise di Messina ha inflitto l’ergastolo a Cristian Ioppolo, il giovane studente accusato di aver ucciso la fidanzata 29enne Alessandra Musarra, nell’abitazione della coppia, nel rione di S. Lucia Sopra Contesse, nel capoluogo peloritano.

Alessandra Mussara e il fidanzato Cristian Ioppolo

La ventinovenne, studentessa di Medicina, era stata trovata morta dai genitori. Da subito gli investigatori si erano concentrati sul giovane con il quale la ragazza aveva spesso delle liti. Il pm Marco Accolla, nel corso della requisitoria aveva chiesto l’ergastolo per l’imputato. Il magistrato ha parlato di “delitto connotato di inaudita crudeltà”. L’imputato dovrà pagare anche una provvisionale ai familiari.

Era stato il padre di Alessandra a trovarla senza vita nell’abitazione di contrada Campolino, a Santa Lucia sopra Contesse, zona popolare di Messina. Piu’ volte i familiari avevano bussato alla porta di casa senza ricevere alcuna risposta, poi il padre era entrato attraverso una finestra trovando la figlia sul pavimento con una macchia scura intorno al collo. Poche ore dopo la Squadra mobile aveva sottoposto a fermo Cristian Ioppolo.

Nel corso del processo, una perizia medico legale disposta dalla Corte d’Assise era giunta alla conclusione che si trattava di una morte “da strozzamento”, “con segni anche di soffocazione”. La difesa di Ioppolo da sempre ha posto l’accento sul fatto che sono rimasti dei punti non chiariti nella ricostruzione degli inquirenti. Otto le parti civili che hanno preso parte al processo: oltre ai familiari anche centri e associazioni antiviolenza.

Share
Pubblicato da
Carla Lopes