“Vogliamo sia promuovere un sistema di raccolta di beni non deperibili che possano essere inviati, sia riuscire a creare un sistema di accoglienza nella nostra città, probabilmente di medio e lungo periodo, che riguarderà principalmente donne e bambini. È necessario evitare di andare in ordine sparso e, come Comune, vogliamo provare a realizzare una gestione unitaria del sistema di aiuti. In questi giorni siamo stati contattati dai parroci, da diversi cittadini e da associazioni che vogliono spendersi in prima persona e con le quali stiamo interagendo e, a breve, renderemo note le modalità operative con cui poter fattivamente sostenere la popolazione ucraina”.
Sono le parole dell’assessora ai servizi sociali Silvana Romano a fronte delle drammatica situazione determinatasi in Ucraina, che ha messo in questi giorni il mondo di fronte a uno scenario di guerra terribile e inimmaginabile.
“Nella nostra comunità – prosegue l’assessora Romano – , è subito emersa una grande voglia di esprimere una concreta solidarietà e vicinanza alla popolazione ucraina, che non vuole limitarsi alle parole, ma tradursi in qualcosa di fattivo. Siamo in attesa che il Governo dia indicazioni precise su come strutturare le operazioni di aiuto e, intanto, stiamo cercando di farci trovare pronti per non perdere tempo”.
Una sensibilità e un senso dell’accoglienza da sempre noti alla popolazione troinese, come aggiunge il sindaco Fabio Venezia: “Troina è una città aperta e solidale e, coerentemente con la sua lunga tradizione di accoglienza, farà la propria parte manifestando la propria disponibilità a accogliere donne e bambini fuggiti dalla guerra”.