I giovani siciliani appartenenti alla generazione Z, ossia nati tra i medio-tardi anni novanta e i primi anni duemiladieci, sono al primo posto della classifica nazionale per essere i più indebitati. Lo dice una elaborazione di Kruk, società di gestione del debito, su dati di Flash Barometer della Commissione europea, che rivela uno scriteriato numero di acquisti di Smartphone e beni di lusso dei giovanissimi isolani.

Un dato “allarmante” che vede i ragazzi siciliani a pari merito con i coetanei pugliesi, con un finanziamento aperto per l’acquisto di uno smartphone. Kruk, nel suo sondaggio, ha anche voluto testare nella pratica le conoscenze economico-finanziarie degli italiani domandando loro se comprendessero la differenza tra Tan e Taeg. Il risultato è spiazzante per tutte le generazioni, ma peggiora nella fascia di età più giovane: i millennial e gli appartenenti alla generazione Z non conoscono la differenza tra i due tassi rispettivamente nell’82% e nell’83% dei casi. Le cause del sempre maggiore indebitamento dei giovani, secondo gli intervistati, sono principalmente tre, comuni a tutte le generazioni: il carovita generale che sta caratterizzando gli ultimi anni, l’inadeguata educazione finanziaria e l’incapacità dei giovani a rinunciare a beni/esperienze che non si possono permettere.