Il Commissariato per gli Usi Civici della Sicilia, con sede a Palermo, ha respinto il ricorso presentato dal “Comitato 24 maggio per gli usi civici amastratini” con il quale veniva chiesto il sequestro cautelativo delle particelle gravate dal demanio civico nel territorio di Mistretta.

Le particelle per le quali veniva chiesto il sequestro sono le stesse individuate nella relazione a firma dell’istruttore demaniale dott. Dario Costanzo,  datata 27 febbraio 2020, nella quale veniva confermata l’esistenza di territori nel Comune di Mistretta gravati da demanio civico e per la quale, da parte dello stesso Commissario, veniva avviata la procedura per la ricognizione.

Nel dispositivo che spiega la decisione commissariale viene precisato, tra l’altro, che “la ipotizzata lesione del diritto dei cittadini amastratini deriverebbe dalla possibilità che i fondi di quel territorio soggetti a uso civico vengano concessi in affitto in forza di bandi appositamente adottati dall’Amministrazione convenuta”.

“Tuttavia, se l’azione di annullamento dei bandi in questione proposta dinanzi al giudice amministrativo da diversi soggetti per svariati motivi non è stata accolta dal giudice adito, sotto altro profilo va aggiunto che è incontroverso che l’esecuzione dei bandi è stata sospesa dall’ente convenuto sia pur in relazione all’emergenza sanitaria, mentre sono stati pubblicati due ulteriori bandi per la concessione provvisoria di pascoli per la durata di tre mesi, rinnovabili per analogo periodo”

I terreni demaniali di uso civico temporaneamente dalla comunità – rileva nella decisione il Commissario aggiunto – possono essere destinati, con atto di concessione o contratto di affitto, al godimento da parte di privati, purché la destinazione sia temporanea e non determini alterazione della qualità originaria dei beni”, come affermato dalla Suprema Corte di Cassazione.