Il Comune di Troina accoglie una famiglia afgana
Iniziato ufficialmente ieri nell’aula consiliare del palazzo municipale, con la firma del “Patto e del Regolamento d’accoglienza”, siglato tra il sindaco Fabio Venezia e mamma Tirna accompagnata dai suoi 8 figli, il nuovo percorso di una famiglia afgana che il Comune di Troina ha deciso di accogliere nella propria città.
L’amministrazione comunale, alla luce dei fatti accaduti a Kabul e nel territorio afgano, nella consapevolezza di non rimanere semplicemente nell’ottica dell’indifferenza e dell’indignazione, ma di fare la propria parte, ha infatti deciso di aderire alla “Rete SAI”, il Sistema di Accoglienza e Integrazione del Ministero dell’Interno per i richiedenti asilo e i rifugiati rivolto agli enti locali, quale Ente partner del Comune di Centuripe, titolare del Progetto, ospitandone sul proprio territorio un “ampliamento”, dedicato ai cittadini provenienti dall’Afghanistan.

“Troina è storicamente un paese d’accoglienza – ha spiegato il primo cittadino nel dare il benvenuto ai nuovi arrivati da parte dell’amministrazione e della comunità troinese – e oggi ci permette di accogliervi con gioia. Ci auguriamo che inizi un cammino di inclusione e integrazione, perché anche la nostra città ha bisogno di avviare una nuova fase di contaminazione, per conoscere culture diverse e guardare al futuro con valori e principi che hanno guidato i nostri padri nel passato”.
Il “Patto” siglato ieri è il passaggio formale che sancisce la sottoscrizione e l’accettazione da parte dei beneficiari di quelli che sono i doveri, i diritti e le regole previsti dall’accoglienza SAI e l’avvio ufficiale del loro percorso d’integrazione. Il nucleo monoparentale afghano infatti, oltre a ricevere accoglienza materiale e a seguire corsi di lingua italiana, con il supporto dell’équipe multidisciplinare del Progetto, composta tra gli altri anche da psicologi e assistenti sociali, sarà accompagnato in un percorso di inclusione sociale, lavorativa, scolastica e formativa. L’obiettivo proposto dal SAI è proprio quello di accompagnare i beneficiari verso la ri-conquista di una loro autonomia, ovvero di offrirgli, mediante il supporto di diverse professionalità, quanti più strumenti e conoscenze per vivere una cittadinanza piena, dignitosa e regolare.

A accogliere al palazzo municipale Tirna insieme ai suoi figli Mustafà, Hamasa, Arfan, Friddon, Fardin e i tre piccoli gemelli Zohra, Farzhad e Seyar, arrivati a Troina il 19 maggio scorso, l’assessora alle politiche sociali Silvana Romano: “Siamo contenti e orgogliosi di accogliervi nella nostra comunità – ha spiegato – Questo è un Progetto nel quale abbiamo creduto e crediamo tanto, che grazie alla sinergia con il Comune di Centuripe e la cooperativa ‘Iblea Servizi Territoriali’ finalmente vede la luce e, sono certa, darà i suoi ottimi frutti. Ci auguriamo che possiate trovarvi bene nella nostra comunità e magari che, un giorno, possiate decidere di rimanerci per sempre”.
Presenti nell’aula consiliare anche il responsabile del Progetto del Comune di Centuripe Giuseppe Saccone, il presidente della cooperativa “Iblea Servizi Territoriali”, Ente attuatore del Progetto, Salvatore Cappellano, il responsabile territoriale Uccio Muratore e l’équipe del Progetto, in gran parte composta da giovani professionisti troinesi.
“Conosco la Città di Troina come una realtà virtuosa e un modello, in diversi ambiti, positivo – ha aggiunto il presidente della cooperativa sociale ‘Iblea Servizi Territoriali’ Salvatore Cappellano -. La nostra cooperativa è orgogliosa che anche questo territorio abbia deciso di dare ospitalità a uno dei nostri progetti di accoglienza integrata. Sicuramente la nostra équipe troinese troverà, nell’intera comunità, quella complicità necessaria per fare buona accoglienza e realizzare, per i beneficiari, una sana integrazione”.