“Il filo di Arianna”: la terza inchiesta di Anna Dalù ambientata a Mirto
La terza appassionante inchiesta della giornalista detective Anna Dalù, nata dalla penna di Enzo Basso, nasce dopo la visita di una nota attrice, che fa assegnare un finanziamento al piccolo Museo della Moda di Mirto, per il quale la Soprintendenza ha bisogno di classificare e inventariare la corposa dotazione di abiti d’epoca, dal Settecento al Novecento, donati da nobili casate siciliane. Il libro, “Il filo di Aruianna”, Clipping Edizioni, 12 euro, ora disponibile nelle principali librerie ed edicole, oltre che su Amazon, anche in versione Kindle.
Ancora scossa dalla morte del padre Beppe e dai sogni ricorrenti di un filo invisibile di lana che popola le sue notti insonni, senza che lei riesca mai a trovare il bandolo della matassa, arrivata al museo di Palazzo Cupane, Anna Dalù si trova in una situazione inverosimile: una mano fa sparire gli abiti, li sposta e semina fili di diversi colori, da un piano all’altro del museo.
Mentre il fotografo Pulce impegna il suo obiettivo su crinoline, abiti da gran cerimonia, ventagli e lingerie, Anna Dalù cerca di distrarsi e non pensare ai vestiti appesi nel vuoto negli armadi, dopo la morte improvvisa del padre. Ma il ripetersi delle sparizioni al museo portano la giornalista giocoforza ad occuparsi del caso: a Mirto si crea una frattura politica tra il sindaco in carica e il suo predecessore che si sente sospettato delle incursioni e vuole assegnare un incarico all’agenzia Secret per scoprire gli autori dei furti.
A bordo della sua inseparabile Ami 6, in questa terza avventura Anna Dalù che va alla scoperta dei tesori nascosti dei Nebrodi, trova spazio per il cuore. La giornalista incontra un geometra romano, Bruno Traversa, impegnato nei lavori al Porto di Sant’Agata Militello e sboccia una storia d’amore che aiuta Anna Dalù a riprendersi dal dolore della perdita del padre.
La giornalista segue con discrezione l’evoluzione delle indagini che diventano via via caso nazionale. L’incursore che si muove nell’ombra, fa trovare un manichino a forma di Pinocchio dentro il museo. Ma l’intuito di Anna Dalù, seguendo l’intreccio dei fili colorati di cotone, la porteranno a scoprire il piano di lavoro del sabotatore che si muove sotto un vigile occhio.