Buone prospettive sull’esito della visita resa stamattina all’Ospedale “SS Salvatore” dal commissario straordinario dell’Asp Giuseppe Cuccì che all’arrivo a Mistretta è stato accolto dal sindaco Tatà Sanzarello, dal direttore di presidio Lucia Sottile, dalla dirigente responsabile di Anestesia e Rianimazione, Angela Sanzarello e dal direttore delle unità operative di Medicina e Lungodegenza, Sebastiano Zingone, nonché dal direttore della Maugeri, Domenico De Cicco, che ha anche accompagnato e fatto conoscere la Fondazione al neocommissario e al Direttore Sanitario Rosalia Murè.
Ho iniziato a fare i giri per i nosocomi dell’Asp presenti in provincia e le criticità che principalmente emergono sono quelle legate alla carenza di personale, ma anche aspetti strutturali che soprattutto qui, a Mistretta, dovranno essere attenzionati. La strada d’accesso al Pronto Soccorso e al nosocomio n’è un esempio. – afferma il neo commissario straordinario dell’Asp Giuseppe Cuccì. Gli ospedali di aree montane, in zone disagiate, come il “SS Salvatore” in questo momento stanno soffrendo parecchio. Il nostro obiettivo sarà quello di riempire i reparti di personale e dirigenti medici per offrire a questi territori un dignitoso servizio, garantendo il diritto di salute . Bisogna potenziare sia prevenzione che territorio – conclude Cuccì. Se riusciamo ad avviare tutto ciò che è previsto dal Decreto Ministeriale n.77 del 2022, che assegna grandi potenzialità all’assistenza territoriale, soprattutto nel collegamento ospedale territorio, potremmo offrire una sanità di qualità anche nelle zone disagiate.
Il dottor Cuccì proviene da Sperlinga e da amministratore locale conosce bene la realtà montana, i nostri territori e la consistenza dell’offerta sanitaria – afferma il primo cittadino di Mistretta, Tatà Sanzarello. Il nuovo commissario ha operato nelle aree interne e, conoscendo le problematiche e come poter intervenire sulle stesse, siamo sicuri di poter contare su un ottimo interlocutore. Mistretta è una realtà complessa, il più periferico ospedale dell’ASP, rispetto a Messina, a mille metri di altezza sul livello del mare, che oggi però vanta la collaborazione sia con gli Istituti Maugeri, sia con la Fondazione Giglio di Cefalù, che se ben congeniata e organizzata potrebbe offrire risposte sanitarie, non solo per questo hinterland ma a tutta la Sicilia