Foto di Anna Tarazevich
Se al mondo esiste una patologia che può essere prevenuta in modo efficace, ma che è sempre più diffusa sul territorio internazionale, questa è senz’altro è l’obesità.
Oggigiorno viviamo in un’epoca in cui il cibo è ampliamente reperibile nei Paesi sviluppati, fino al punto che i decessi per obesità legata a diete ipercaloriche stanno iniziando a superare il numero di decessi per inedia.
Sebbene questa triste statistica tocchi soprattutto gli USA, in realtà si tratta di un problema globale. Secondo quanto rilevato e dichiarato dall’OMS, infatti, 1 individuo su 8 nel mondo risultava obeso già nel 2022. Questo valore, inoltre, è drasticamente raddoppiato dal 1990 e tra gli adolescenti è addirittura quadruplicato.
Ora capiremo meglio come gioca la genetica in questo frangente, partendo sempre dal fatto che è importante consumare una dieta sana e accertarsi di assumere tutti i nutrienti necessari forniti, ad esempio, da moltissimi prodotti di marca DeusPower.
Buona lettura.
Il sovrappeso e l’obesità sono causati da uno squilibrio che intercorre tra l’apporto e il dispendio calorico . Gli alimenti ricchi di grassi, zuccheri e quelli industriali e dunque ultraprocessati sono oggi i più reperibili e a portata di qualsiasi tasca, mentre la necessità di svolgere un qualche livello di attività fisica si è praticamente ridotto a 0 (fatta eccezione per tutti quei mestieri che richiedono un intenso lavoro di natura manuale).
Questo notevole squilibrio porta così a un accumulo di grasso che causa il sovrappeso; qualora questo eccesso superasse una determinata soglia, ovvero un BMI oltre i 30 kg/m², e causasse disturbi di salute di natura cronica, allora si parlerebbe di obesità.
L’accumulo di grasso sottocutaneo in sé e per sé non è necessariamente un grave problema di salute rispetto invece al grasso viscerale, accumulatosi nella cavità addominale sopra gli organi interni. Noto come “tossico”, media le risposte infiammatorie.
La risposta è semplicemente “no”.
Il corpo umano ospita fino a oltre 19.000 geni, i quali consentono alle cellule di sapere come muoversi e agire. La maggior parte dei processi che avvengono al suo interno è controllata da geni dagli effetti cumulativi; ciò significa che ognuno di noi è a suo modo un “mutante”. Alcune mutazioni, ad esempio, determinano il colore dei capelli, degli occhi o della pelle; altre, meno evidenti, influiscono sui processi interni.
L’obesità additabile al 100% ai geni è quella monogenica, che colpisce appena il 5% obesi nel mondo. Manifestandosi fin dall’infanzia, è molto ardua da prevenire. L’impatto dello stile di vita, in questo caso, è minimo.
L’obesità poligenica, invece, colpisce il restante 95% degli individui obesi ed è principalmente influenzato dallo stile di vita condotto dal singolo. Ciò significa che, a dispetto di quanto si è portati a credere, non si può sempre puntare il dito contro la genetica.
Nella stragrande maggioranza dei casi, dunque, il fattore primario che causa il sovrappeso e l’obesità nei casi più gravi è proprio lo stile di vita, piuttosto che la genetica. Perciò, la chiave per il successo e per promuovere benessere e salute nel lungo termine è adottare una dieta sana, fare attività fisica e assumere i giusti integratori.