La grotta di San Teodoro, situata sulla parte rocciosa del pizzo Castellaro, appartenente al Comune di Acquedolci ha sempre custodito nel suo ambiente e fra le sue rocce parte della storia siciliana, dal momento che nella stessa sono stati ritrovati resti antichi sia di animali ormai estinti che di uomini primitivi. Ma la grotta è stata anche rifugio e sicurezza sia per i monaci basiliani ai quali deve il proprio nome, sia per gli abitanti della stessa cittadina che dei paesi limitrofi durante la seconda Guerra Mondiale. Oggi il sito concorre per il riconoscimento di “bene dell’umanità “ nella lista Unesco.
Si è svolto sabato 27 Gennaio 2018 il convegno incentrato sulla Grotta di San Teodoro organizzato dal Sindaco Alvaro Riolo e dal vicesindaco Oriti nel teatro delle scuole elementari “Giovanni Verga” di Acquedolci. Durante lo svolgimento di questo è emersa la notizia che il sito archeologico concorre per il riconoscimento nella lista dei beni Unesco come “patrimonio dell’umanità”. Ciò è reso possibile dalla collaborazione fra la vigente amministrazione Riolo con i rettori delle Università Siciliane, i quali sono intervenuti durante il convegno stesso. Inoltre è stata trasferita e inaugurata la nuova sede dell’Antiquarium situata nella piazza Giovanni Paolo II del paese. Ambienti rinnovati per rendere possibile la migliore visione del patrimonio della grotta per scuole e turisti.