La Provola dei Nebrodi è ufficialmente DOP
Si aggiunge una nuova IG Food italiana nel registro europeo: uscito nella Gazzetta ufficiale Europea (GUUE L 309 del 23/09/2020) il prodotto Provola dei Nebrodi DOP appartenente alla Classe 1.3. Formaggi. L’iscrizione della Denominazione di Origine Protetta porta l’Italia a 306 specialità Food ad Indicazione Geografica.
La Provola dei Nebrodi nasce a Floresta, il borgo più alto di Sicilia nel cuore dei suggestivi paesaggi montani nebroidei, e si è poi diffusa nelle aree limitrofe. L’arte e l’esperienza dei casari sono certamente i segreti della qualità del formaggio, uno dei più antichi dell’isola. Lo storico Antonino Uccello descrive le antiche tecniche di produzione nel libro “Bovari, Pecorari e Curatuli” (1980). Da questo e altri saggi di vari studiosi, si evince l’unicità di questa eccellenza, legata all’importanza delle essenze foraggere spontanee e coltivate nei pascoli locali, nonché del saper fare dell’uomo tramandato di generazione in generazione.
Nel luglio 2019 il Consorzio di Tutela della Provola dei Nebrodi ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta (DOP). A garantire la qualità, la conformità e la tracciabilità del prodotto è stato istituita una struttura di controllo che iscrive allevatori, caseificatori, stagionatori e confezionatori in particolari elenchi dove si denunciano anche i quantitativi prodotti.
Si attendevano solo i tempi tecnici per l’iscrizione ufficiale nel registro delle DOP che è arrivata oggi.
Il ministro per le Politiche agricole, Teresa Bellanova, informa che “un’altra eccellenza agroalimentare italiana entra a far parte del registro Ig Food dell’Unione europea: è la provola dei Nebrodi Dop, prodotta in alcuni Comuni della provincia di Catania, Enna e Messina, in Sicilia”. In una nota Bellanova spiega che “è il prodotto numero 306 che ottiene questo importante riconoscimento, non solo dell’altissima qualità del nostro made in Italy ma anche del valore fondamentale delle nostre tradizioni agroalimentari. Ancor di più – rimarca – in un territorio che per troppo tempo è stato soggetto alle speculazioni di mafia e criminalità organizzata e che oggi può guardare avanti, puntando sulle sue eccellenze per assicurare a lavoratori e imprese un’importante leva di sviluppo per il futuro. Complimenti – conclude il ministro – a chi ci ha creduto e oggi vede riconosciuto l’impegno e il lavoro”
Soddisfazione è stata espressa dall’Assessore per l’Agricoltura Edy Bandiera: “Traguardo importante. Ancora una volta è il segnale che la qualità in Sicilia viene premiata. Sprone soprattutto per i tanti giovani che, in questi anni, abbiamo avviato in agricoltura e che vorranno scommettere sulle produzioni regionali. Il legame con la zona geografica, compresa prevalentemente all’interno del Parco dei Nebrodi, non può che aumentare e accrescere il valore di tale produzione – afferma l’assessore Bandiera – che si arricchisce della valenza paesaggistica e ambientale di queste aree, per le quali, attraverso la produzione, viene anche preservato il territorio”.
Apprezzamento è stato espresso dall’assessore delle Autonomie Locali e Funzione Pubblica, Bernardette Grasso, esponente del territorio nebroideo: “Un passo avanti nel cammino intrapreso, da tempo, per la promozione del territorio e la valorizzazione delle produzioni locali”.