Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota dell’amministrazione comunale di Longi, guidata dal sindaco Antonino Fabio, che replica alle dichiarazioni del presidente dell’Associazione Nebrodi Adventure Park, Antonino Araca, in merito alla chiusura del Parco Avventura.
Cari concittadini,
a seguito di qualche articolo di stampa e di alcuni post sui vari profili social in questioni che riguardano il Parco Avventura, crediamo sia giunto il momento di fare un po’ di chiarezza sul fanatismo di parte che caratterizza certe dichiarazioni e sgombrare il campo – carte alla mano – dal chiacchiericcio sterile e strumentale che su questa vicenda si è innescato.
A testimonianza di quanto si andrà ad affermare, si citeranno documenti ufficiali che, disponibili in formato integrale presso gli uffici comunali, possono essere facilmente consultati nella speranza di fare definitiva chiarezza sull’argomento.
Con atto di Giunta Municipale N. 94 del 16 luglio 2009 è stato approvato lo schema di convenzione per la gestione del Parco Avventura che, successivamente, in data 30 aprile 2010, è stata sottoscritta tra: Ente Parco dei Nebrodi, Comune di Longi e l’Associazione Nebrodi Adventure Park.
Alla convenzione, tra l’altro, era allegato l’elenco delle attrezzature consegnate alla suddetta associazione per la gestione della struttura. A seguito di un sopralluogo effettuato, giorno 18.02.2020, dal Geom. Gianguzzi e dai Vigili Urbani del Comune di Longi presso il Parco Avventura, è stata accertata la presenza di 2 strutture in più, rispetto a quelle contenute nell’allegato elenco di cui sopra.
Verificato che le due strutture insistono su un terreno di particolare pregio ambientale, e le stesse sono state realizzate abusivamente, poiché prive di autorizzazione edilizia, ai sensi dell’art. 35 comma 1 del DPR 380/2001 e ss.mm.ii., è stata emessa regolare Ordinanza di diffida per opere edilizie abusive su suolo comunale e sono stati assegnati al concessionario 90 giorni per il ripristino delle condizioni iniziali. Il Presidente dell’Associazione Adventure Park invece di ottemperare all’Ordinanza, ha ritenuto opportuno presentare ricorso al Tribunale Amministrativo di Catania (TAR).
Lo stesso Tar, in data 15 giugno 2021, con Ordinanza N° 00348/2021, respingeva l’istanza di sospensiva richiesta e ne confermava l’Ordinanza di demolizione dei due manufatti. Inoltre, in questi anni di gestione, l’Associazione Nebrodi Adventure Park non ha mai pagato le normali tasse comunali, nonostante la stessa usufruisse regolarmente dei servizi erogati dal Comune di Longi.
Per quanto sopra, gli Uffici Comunali in data 16.03.2021, con avviso di accertamento N° 1945, hanno notificato il pagamento dell’imposta TARI per gli anni 2015-2016-2017-2018-2019. Anche in questo caso, l’Associazione ha fatto ricorso alla Commissione Tributaria di Messina e, quest’ultima, con sentenza N. 878 del 11.03.2022, pur rimodulando l’importo originario, ha intimato alla stessa Associazione il pagamento delle somme dovute.
A tutt’oggi, tali somme non sono ancora state versate.Per quanto riguarda la proroga della concessione da parte del Parco dei Nebrodi rilasciata con deliberazione del C.E. N° 12 del 17.03.2022, (tra l’altro, approvata unilateralmente senza aver preventivamente consultato il Comune di Longi), l’Amministrazione, con nota Prot. N. 2483 del 20.04.2022, inviata all’Assessorato Territorio e Ambiente, ha fatto rilevare che l’ufficio della proroga non poteva essere concesso, giacché l’eventuale concessione, avrebbe contrastato in maniera inconciliabile con i fini istituzionali del medesimo Parco e degli Enti ad esso sovrapposti.
Difatti, sarebbe stato inaccettabile, in un contesto di legalità, adottare un provvedimento di proroga della concessione che consolidasse automaticamente la posizione concessoria di un soggetto che proprio sui beni demaniali, soggetti al controllo di legalità del Parco, ha realizzato opere abusive mai assentite dal Comune, prive di qualsivoglia autorizzazione urbanistica e già oggetto di provvedimento di demolizione e riduzione in pristino.
Per dare senso a quanto sopra affermato basta leggere, l’art. 5 della Convenzione per la gestione del Parco Avventura il quale prevede che:“Il concessionario dovrà utilizzare e fare utilizzare la struttura in modo corretto; inoltre, dovrà osservare tutte le norme di sicurezza, di igiene, i regolamenti comunali e le disposizioni di legge in materia, in quanto applicabili”.
Ricapitolando è stato dimostrato (non a parole, ma con atti inconfutabili) che l’Associazione:
• ha violato il Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia;
• ha violato i Regolamenti Comunali in materia di Tributi;
• ha violato la stessa Convenzione per la gestione del Parco Avventura.
Ora, sempreché non siamo in presenza di una sorta di “amnesia di gruppo” che vorrebbe la legalità applicata a proprio piacimento, crediamo che per dare una risposta a quanti paventano un comportamento “di parte” dell’Amministrazione Comunale, sia sufficiente porsi una semplice domanda: è legittimo, alla luce di tutto ciò, un atto di proroga o di concessione in contrasto con le norme per l’affidamento di beni e servizi di cui al Nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. N° 50/2016 e ss.mm.ii)?
Si resta, come sempre, a disposizione della cittadinanza per ogni altro eventuale chiarimento che si ritiene necessario“.
L’amministrazione comunale di Longi