Maggioranza divisa e assessori in lotta, clima politico teso a Militello Rosmarino
Il clima politico all’interno della Giunta e della maggioranza del sindaco di Militello Rosmarino, Salvatore Riotta, è sempre più teso. Come abbiamo avuto modo di scrivere negli ultimi giorni, dopo i rumors sui possibili cambi di assessori, e l‘attacco strumentale nei confronti dell’assessore ai servizi cimiteriali e al verde pubblico, Benedetto Artino Innaria, nella maggioranza che sostiene il primo cittadino al momento si fronteggiano due fazioni in lotta tra loro.
Da una parte l’assessore Benedetto Artino Innaria, sostenuto dal presidente del Consiglio Comunale Antonino Mileti, dall’altra la consigliera comunale di maggioranza Angela Musarra, che vuole prendere il posto proprio di Artino Innaria, appoggiata dal vicesindaco Antonino Tomasi. Tutto è cominciato quando Angela Musarra ha raccontato ad una giornalista di Nebrodi News che l’assessore Artino Innaria fosse un convinto “No Vax”. Una rivelazione fatta con il chiaro intento di scatenare una bufera sulla Giunta, alle dimissioni di Innaria, e portando così la stessa Musarra a prendere il posto dell’assessore.
“Volevano farmi fuori ma non ci riusciranno – aveva confessato Innaria al blog VoxPopuli, la nuova informazione online – Io non faccio il tappa buchi a nessuno, se il sindaco vuole terminare il suo mandato per arrivare alla scadenza naturale fissata per il 2023, deve mantenere gli impegni presi. Basta con questi continui rimpasti, Militello ha bisogno di stabilità e non di personalismi”. In questo clima il sindaco Riotta, al nostro giornale, si era detto estraneo alla vicenda, ribadendo la fiducia nell’assessore Innaria. Il primo cittadino forse non è informato della disputa tutta interna alla sua maggioranza, o fa finta di nulla, non lo sappiamo.
Sappiamo che le due correnti ci sono e la conferma arriva da Benedetto Artino Innaria, che, contattato dalla nostra redazione, attacca frontalmente il vicesindaco Tomasi: “Da lui sono stato ostacolato in tutti i modi. Non mi voleva come candidato nella lista del sindaco. Nominato vicesindaco si è rifiutato di abbandonare il seggio di consigliere, come avevano fatto tutti gli altri assessori, secondo gli accordi elettorali, per impedire a me che ero il primo dei non eletti di diventare consigliere comunale. Però ci ha pensato la legge a farlo decadere da consigliere ed assessore. Rinominato assessore vicesindaco, ha sempre cercato di impedire il mio ingresso in Giunta. Sono stato nominato assessore in sostituzione di un altro assessore, politicamente in disaccordo con il sindaco i consiglieri di riferimento. Mi sono dimesso da assessore quando mi è stato chiesto di far entrare in giunta la consigliera Musarra, che poi si è dimessa spontaneamente dopo qualche mese. Sono stato richiamato in Giunta dopo le dimissioni della Musarra ma oggi non sono più disposto a fare un passo indietro ed ho il sostegno pieno del presidente del consiglio. La decisione di nominare un nuovo assessore spetta al sindaco, che dovrà tenere conto dell’equilibrio tra i due correnti che compongono l’ormai ex maggioranza e soprattutto dei numeri in Consiglio. Naturalmente, ci sono altri assessori che potrebbero lasciare la poltrona ed io non mi sento un burattino che si può mettere e togliere a piacimento senza tener conto della lealtà sinora dimostrata e del lavoro sin qui svolto con dedizione come assessore. Nessuno può calpestare impunemente la mia dignità”.
E sulle accuse che gli sono state mosse in merito alla mancata vaccinazione anti Covid-19 afferma: “Smentisco categoricamente di essere No vax e ribadisco di essermi prodigato durante la campagna vaccinale promossa dall’amministrazione e sinora non ho ritenuto di vaccinarmi per motivi sanitari strettamente personali“.