Maniace, brutto clima attorno ai commissari che guidano il Comune
A Maniace, Comune del Parco dei Nebrodi, non c’è un bel clima. Non parliamo del caldo ma della brutta situazione che si è creata attorno ai commissari che sorreggono le sorti dell’Ente che è stato sciolto per mafia. A raccontare le ultime vicende è il collega de La Sicilia, Luigi Saitta, in un articolo dello scorso 12 agosto.
Da qualche giorno infatti circolano in paese delle lettere anonime, girate in vari gruppi whatsapp, con attacchi e insulti contro alcuni dipendenti comunali e, in particolare, contro chi giornalmente collabora con i commissari, e anche contro i dipendenti che hanno collaborato alle indagini della commissione prefettizia.
Tra questi, anche il comandante della polizia municipale, che ha reso pubblica la situazione con un post sul suo profilo Facebook: “In questi giorni – scrive – c’è gente che, essendo piena di fango, cerca in tutti i modi, attraverso lettere anonime, di scaricarlo su altri. Speriamo che la Procura della Repubblica, al quale è stata presentata formale denuncia, al più presto riesca a individuare i responsabili e impedire che si continui con questo vile e calunnioso comportamento”.
Intanto il Presidente della Repubblica ha prorogato per sei mesi lo scioglimento del Consiglio comunale, per cui le prossime elezioni non si potranno svolgere prima della primavera del 2022. Qualche mese fa il TAR ha respinto il ricorso dell’ex sindaco Cantali e, a breve, dovrebbe esserci la sentenza relativa alla incandidabilità di alcuni ex amministratori.