Marina di Caronia, lacrime e commozione nell’ultimo saluto a Rosa Lanuto

Non si arresta ancora l’ondata di dolore e tristezza che ha fatto e fa scorrere lacrime a Caronia, spingendo  il sindaco, Giuseppe Cuffari,  a proclamare ancora il lutto cittadino.

Rosa Lanuto

Stavolta la comunità piange la figlia, Rosa Lanuto, che nonostante la sua tanta gioia di vivere, ha lasciato, la vita terrena a soli 48 anni, per iniziare quella eterna. Appunto, per tale evento, è stata sospesa la Sagra del “Pane Cunsatu” prevista a Canneto per la festa di San Giovanni Evangelista, mantenendo solo il momento religioso. C’era tutto il paese e non solo, commosso e silenzioso davanti alla bara ricoperta di delicati fiori bianchi, su cui era poggiata la sua maglia azzurra, domenica scorsa, nella chiesa dell’Odigitria ,a Marina di Caronia, dove sono stati celebrati i funerali, officiati da don Carmelo Scalisi, per dare l’estremo saluto a Rosellina, come affettuosamente veniva chiamata, dopo una brevissima e fulminante malattia che l’ha stroncata, lasciando i suoi tre figli e il marito nel dolore più straziante.

“Dobbiamo ringraziare il Signore che ce l’ha data” ha detto il parroco nell’omelia, invitando tutti a portare valore alla vita, utilizzando bene il tempo, facendo il bene vivendo nella carità e nell’amore  coltivando la preghiera. Sgomenta la comunità per il “sorriso” che si è spento troppo presto, della donna coraggiosa, altruista, amante dell’unione, impegnata nel sociale, tenace e guerriera potente di ogni sfida, dal destino crudele e ingiusto, che davanti alla morte così prematura, lascia i cuori distrutti di dolore.

Rosa, dal 2017,  era la Presidente dell’Associazione “Stella Marina” di Marina di Caronia, e appunto le finalità perseguite dall’Associazione rientravano nel suo ordine di vita ed organizzava  iniziative e manifestazioni sociali e culturali del territorio. Toccanti elogi funebri sulla vita e dunque le qualità, le virtù e sull’attività della defunta, dopo il rito del pio officio della sepoltura, sono stati portati dalle persone amiche. A conclusione, poi, l’uscita del feretro, portato a spalla, mentre fuori, nel piazzale antistante e lungo la strada Benedetto Brin, si era riversata una marea di gente, per fare ancora un tratto di strada insieme a Rosellina fino al Cimitero della frazione, dove è stata tumulata. 

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Pubblicato da
Santina Folisi