Messi domina i Mondiali del Qatar anche sui media

di Redazione
22/12/2022

ROMA (ITALPRESS) – Dopo aver guidato l’Argentina alla vittoria della sua terza Coppa del Mondo, Leo Messi non solo ha dominato i Mondiali di calcio del Qatar, ma anche le radio e le tv italiane: la “Pulce” ha infatti ottenuto 4.141 citazioni, quasi il triplo del suo rivale e capocannoniere del torneo Kylian Mbappè (1.541). E’ quanto emerge dal monitoraggio sui principali canali televisivi e radiofonici, nazionali e locali, svolto da Mediamonitor.it, piattaforma che utilizza tecnologia e soluzioni sviluppate da Cedat 85, azienda attiva da oltre 35 anni nella fornitura dei contenuti provenienti dal parlato. Mediamonitor.it ha analizzato qual è stata, dalla mezzanotte di domenica 20 novembre alle 23.59 di lunedì 19 dicembre, la visibilità sui media dei calciatori e delle squadre impegnate nel Mondiale.
Ad accompagnare Messi sul podio, le nazionali protagoniste di quella che è stata definita “la più bella finale di sempre”: Argentina (2.085 menzioni) e Francia (1.694). Medaglia di legno per Kylian Mbappè, ex aequo con la rivelazione di questo torneo, il sorprendente Marocco che, dopo avere eliminato Spagna e Portogallo, si è dovuto arrendere nella semifinale contro la Francia.
Al sesto posto Cristiano Ronaldo, in lacrime dopo la sconfitta con il Marocco (1.265), seguito a grande distanza da Olivier Giroud (719) e dal brasiliano Neymar (548).
Luka Modric, capitano del Real Madrid che ha trascinato la Croazia alla conquista della medaglia di bronzo, è al nono posto (531), precedendo Karim Benzema (430), il “convitato di pietra” della nazionale francese che poi ha ufficialmente dato l’addio ai Bleus, e il polacco Robert Lewandowski (426).
Dodicesimo, per un solo punto (425 citazioni), il Giappone, autore del miglior mondiale della sua storia e indubbiamente fra i beniamini della manifestazione, mentre a chiudere la Top15 troviamo gli “interisti” Lautaro Martinez (323) e Ivan Perisic (317) e il brasiliano Richarlison (309), il cui gol in rovesciata ai danni della Serbia è diventato ormai un’icona.

– foto LivePhotoSport –

(ITALPRESS).