Messina, al via la vaccinazione della comunità islamica

di Redazione
06/07/2021

Il prossimo venerdì 9 luglio operatori sanitari e amministrativi dell’Ufficio Covid 19 di Messina e dell’Asp saranno nella sede della Comunità Islamica della città dello Stretto a Villa Garufi, dalle 10 alle 18, per somministrare i vaccini senza prenotazione. La richiesta per la vaccinazione è stata fatta qualche giorno fa  dal presidente della Comunità Islamica Mohamed Refaat  al commissario Covid 19 di Messina Alberto Firenze che l’ha subito accolta.

“Abbiamo notato da parte della comunità islamica – spiega Firenze – che da oltre 20 anni è presente a Messina,  una forte richiesta per la  vaccinazione che abbiamo immediatamente soddisfatto. Ci recheremo venerdì 9 luglio nel loro Centro per inoculare i vaccini. Da parte loro registriamo un importante gesto culturale e sociale, che  indica una  perfetta integrazione nella nostra società ed è  un segno di grande rispetto per gli altri. Da parte dell’ ufficio commissariale c’è la massima disponibilità a collaborare con tutte  tutte le comunità religiose, gli appartenti a qualsiasi etnia o credo,  affinché si possa velocemente incentivare  la campagna di vaccinazione, nella direzione  giá indicata anche dall’assessorato regionale”.

La Comunità Islamica ha commentato: “la vaccinazione è l’arma vincente nei confronti del Covid-19, anche se spesso strutturato sulla paura dell’ignoto, sulla sfiducia nelle istituzioni, sul sospetto verso gli esperti ed è amplificato dal veleno della disinformazione. Siamo convinti dell’assoluta sicurezza, affidabilità ed efficacia dei vaccini e quindi della indispensabilità del loro impiego. La scelta di effettuare un vaccino day all’interno della Centro Islamico, sarà l’occasione giusta per distogliere ogni dubbio ed incertezza. La conoscenza paga, la fiducia ci deve accompagnare sempre, i problemi si affrontano, le soluzioni si trovano, ed oggi la soluzione è questa: aprire le porte della moschea per poter offrire a tutti il vaccino della salute. Vaccinarsi è un dovere civico, oltre che un obbligo morale. D’altronde “Chi salva il prossimo, sarà come se avesse salvato tutta l’umanità”.

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