Militello, gli orrori amministrativi di Riotta “succedono nelle migliori famiglie”
Non si placano le polemiche a Militello Rosmarino a seguito della revoca del finanziamento con decreto assessoriale da oltre un milione di Euro. Riotta, come se si discutesse di un 1 euro e non di un milione di euro, ai microfoni dell’emittente AM Notizie spiega, serenamente, ai suoi cittadini che queste cose possono succedere anche nelle migliori famiglie. La toppa è peggio del buco. Il primo cittadino militellese ha aperto la bocca per dare fiato alla stessa peggiorando, con l’improvvisata e inadeguata giustificazione, il suo imperdonabile errore. Insomma, come al solito Riotta ha perso un’altra occasione per starsene zitto.
L’espressione poco felice ha scatenato critiche nei confronti del primo cittadino, da parte di diversi cittadini ma anche da parte del gruppo consiliare all’opposizione che attacca Riotta, ricostruendo la vicenda del finanziamento revocato:
“La gravità di quanto accaduto è estrema e il Sindaco ha persino avuto il coraggio di dirci che ciò può succedere anche nelle migliori famiglie”. Dopo aver sentito una simile affermazione abbiamo chiamato in causa numerosi cittadini, tutti “ hanno trovato fuori luogo una simile esternazione “, prenda atto insieme al suo esecutivo che è intervenuta la revoca di un finanziamento da oltre un milione di euro, non può giustificarsi così, ne’ tantomeno cercare miseramente di dire che la piccola Taormina dei Nebrodi, come la chiama lui aveva tanta carne al fuoco in termini di finanziamenti regionali, tanto da far revocare questo. I residenti chiosano implacabili contro il sindaco Riotta e il vicesindaco, in procinto di concludere il mandato: “ hanno dimostrato tutta la loro incapacità amministrativa, si vocifera che il fedele Tomasi abbia avviato le trattative per candidarsi con l’avvocato Calogero Lo Re”.
Nel frattempo attendiamo fiduciosi insieme ai cittadini di Militello che la “Fallanza”, per usare un termine di Riotta che resta a disposizione non si sa bene di chi perché è stato tutto revocato, per un ammontare che supera lo stesso dissesto dichiarato negli ultimi mesi dall’ente possa essere definitivamente chiarito. L’intera comunità ribadisce che ci sia ben poco da risolvere o da produrre perché il gruppo di opposizione è stato chiaro : “Dal Decreto dell’Assessorato del territorio e dell’ambiente emerge una SPAVENTOSA SERIE DI NEGLIGENZE, MANCANZE, RITARDI da parte dell’Amministrazione Comunale che lasciano increduli, indignati e fortemente preoccupati per le sorti del Comune di Militello, che dovrà restituire entro 30 giorni un milione di euro più interessi. E ora come faranno gli zelanti sindaco e vice sindaco? Di sicuro verranno ricordati perché tutto anche questo può succedere , come dice il sindaco Riotta , “nelle migliori famiglie”.
Nel maggio 2019 (tre anni e mezzo fa), la Regione aveva chiesto al Comune di attivarsi per presentare la documentazione mancante e compiere gli adempimenti sui sistemi informatici necessari a consentire i controlli e le validazioni. Nel giugno 2019 la Regione chiede di fornire alcuni dati: richiesta non sarebbe stata esitata dal Comune. Nel 2019 vengono restituiti i fascicoli senza poter validare le spese e formulando osservazioni. Nel novembre 2019 la Regione chiede un incontro al Comune e chiede una integrazione di documenti. A dicembre 2019, viene formalizzata la richiesta di integrazione documentale. L’Amministrazione tace. La Regione aspetta un anno e mezzo e a maggio 2022 SOLLECITA i documenti chiesti già a novembre 2019. Il 10 ottobre 2022, tenuto conto del mancato riscontro del Comune, la Regione comunica l’avvio del procedimento di revoca del finanziamento. L’Amministrazione può presentare osservazioni e deduzioni, ma tace. Il 24 novembre 2022, tenuto conto della mancata presentazione di osservazioni, la Regione comunica al comune la conclusione del procedimento di revoca. Il 6 dicembre il Comune si sveglia e trasmette alcuni documenti chiedendo la sospensione della revoca. Il 19 dicembre 2022, la Regione, con tutta la buona volontà, osserva che continuano a mancare documenti e dà altri 10 giorni al Comune per provvedere”.
Secondo la ricostruzione della minoranza l’Amministrazione tace di nuovo: non presenta i documenti necessari e non spiega nemmeno il perché