Militello Rosmarino, Consiglio rinvia voto su dissesto finanziario
E’ finito con un rinvio il voto che doveva deliberare il dissesto del Comune di Militello Rosmarino. Il Consiglio comunale, presieduto da Giuseppe Mileti, ha votato all’unanimità la richiesta, presentata dal gruppo “Militello Migliore”, di far slittare la votazione sui due atti, il rendiconto di gestione 2019 e la proposta di dissesto dell’Ente, che era stata avanzata dalla Giunta Riotta.
In Aula, oltre al sindaco Salvatore Riotta, erano presenti i consiglieri di maggioranza Angela Musarra, Luigi Lupica e Benedetto Artino Innaria, i consiglieri di minoranza Teresa Travaglia, Donatella Cangemi, Davide Blogna, e l’indipendente Sandra Lo Paro.
Il primo a prendere la parola è stato il presidente Mileti (CLICCA QUI PER L’INTERVISTA) che, prima della votazione, ha annunciato che il commissario ad acta ha dichiarato che avrebbe concesso trenta giorni “o viene approvato dalla politica altrimenti lui al trentesimo giorno, entro il 22 aprile, in automatico si sostituirà al consiglio e scioglie il consesso civico. Alla luce di questa situazione la capogruppo dell’opposizione ha fatto pervenire una nota sui due atti con una relazione dettagliata chiedendo il rinvio. Abbiamo tempo fino alla data del 22 aprile ma convocherò il Consiglio il 19 aprile e lì si deciderà se l’approvazione o lo scioglimento del consiglio”. Mileti ha espresso, nella sua dichiarazione, l’intenzione che avrebbe votato a favore della proposta.
Teresa Travaglia, capogruppo dell’opposizione, ha illustrato la nota che ha presentato questa mattina, non lesinando critiche all’amministrazione: “Questo dissesto è proposto sulla base di un rendiconto che ha delle criticità, c’è una documentazione non completa. Vogliamo avere più tempo per valutare bene”.
L’esponente dell’opposizione non ha le ha mandate a dire: “Dovremmo prima approvare la delibera di salvaguardia e poi il rendiconto. E come mai non l’abbiamo fatto? Tutti noi consiglieri siamo responsabili. C’è un problema procedurale, non solo politico. Per quanto riguarda il rendiconto 2019 il revisore ha dato parere positivo ma mancano dei documenti. Ma come fa a dare parere favorevole senza questi documenti. Mancano degli elementi fondamentali. Se dobbiamo arrivare al dissesto ci dobbiamo arrivare con tutti i parametri, non così. Non si sono utilizzate delle legge che avrebbero aiutato il nostro Comune. Abbiamo moltissimi problemi in questo rendiconto. E’ favorevole nella conclusione ma ci sono problemi in tutto lo svolgimento”.
E ha proseguito: “Perché l’amministrazione Riotta non ha scelto il piano di riequilibrio invece del dissesto? Sono state pure stanziate somme per delle consulenze per procedere al risanamento finanzio. Cosa hanno detto? Non si sa. Il dissesto porterebbe il paese alla paralisi e tutti sarebbero responsabili. Tutte le amministrazioni sono responsabili e con il dissesto solo i cittadini ne pagherebbero le conseguenze. Se il bilancio deve essere dichiarato in dissesto che lo dica il Ministero, non noi direttamente. Al dissesto non si può arrivare con leggerezza e con tempi così lunghi. C’è troppa approssimazione e tantissimi difetti. Nell’interesse dei cittadini abbiamo bisogno di più tempo per avere tutti chiarimenti. Chiedo al sindaco Riotta e alla Giunta di tornare indietro. Non esiste una verità oggettiva, dunque non dobbiamo per forza seguire una singola strada. Ci sono passaggi che devono essere approfonditi”.
Anche l’indipendente Sandra Lo Paro (CLICCA QUI PER L’INTERVISTA) si è associata dalla richiesta del gruppo di opposizione ma è andata oltre: “Chiedo che venga istituita una commissione d’indagine per verificare la situazione finanziaria del Comune ma soprattutto per valutare le responsabilità politico-amministrative. Cosa ha fatto in questi due anni l’attuale amministrazione per evitare il dissesto?”
Il presidente Mileti ha ribadito la centralità dell’Aula: “Non siamo qui per danneggiare nessuno. Abbiamo senso di responsabilità. Valuterò la proposta dell’istituzione della commissione d’inchiesta per capire chi ha le responsabilità. Abbiamo 30 giorni per trovare una situazione”.