A Militello Rosmarino la crisi politica, determinata dalla sfiducia nei confronti dell’assessore Pina Miraglia e dalle successive dimissioni dell’assessore Blogna e della consigliera di maggioranza Fazio, ha scatenato una serie di polemiche e accuse che alla fine hanno portato alla presentazione di una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Riotta da parte del gruppo di minoranza “Militello Migliore”.
Ora sarà il Consiglio comunale a dire la sua. Mentre il primo cittadino ha scelto al momento di non intervenire, a parlare ieri è stato il presidente del Consiglio Antonino Mileti, che al nostro giornale, ha preso una posizione chiara: “in caso di sfiducia sosterrò il primo cittadino”.
A rispondere a Mileti ci ha pensato l’ex sindaco Calogero Lo Re che ha dichiarato: “Sig. Presidente del Consiglio comunale di Militello Rosmarino, è vero, un comandante non abbandona mai la nave. Il problema è avere chiaro quale sia la nave: un’amministrazione comunale che non ha partecipato a più di 20 bandi (a differenza della vicina Alcara Li Fusi), che ha perso finanziamenti ottenuti dalla precedente amministrazione, che non appalta altri finanziamenti ottenuti dalla precedente amministrazione, che ha perso la maggioranza consiliare per evidente irriconoscenza umana e politica nei confronti di chi ha contribuito, in maniera determinante, al successo elettorale – mi riferisco al dott. Napoli e Sig. ra Miraglia Fagiano, che si erano addirittura dimessi da consiglieri comunali affidandosi alla parola del Sindaco – che non ha alcuna visione né alcuna idea concreta da realizzare attraverso l’azione politica e amministrativa che le compete, non rappresenta la nave da difendere fino allo stremo, rappresenta, invece, lo scoglio contro cui si è già schiantato il Popolo di Militello Rosmarino. Il compito del Presidente del Consiglio Comunale è quello di tutelare il civico consesso, espressione dell’intero corpo elettorale, non di tutelare un Sindaco che ha perso 7 dei 10 consiglieri che lo sostenevano e che non continua a rimanere in carica solo per connivenze politiche dei 3 consiglieri-assessori che lo sostengono”.