Con due importanti Sentenze delle scorse settimane, il Tribunale di Patti, rispettivamente con i Giudici Dr.ssa Andaloro e Dr. Puglisi, ha rigettato le richieste creditorie per svariate migliaia di euro avanzate dalla BFF BANK S.p.a. – quale cessionaria dei crediti di Enel Servizio Elettrico spa ed ENEL SOLE S.p.a. per la fornitura di energia elettrica – nei confronti dei Comuni di Mirto e Galati Mamertino.
Nello specifico il Tribunale pattese, in entrambe le prenunce e seguendo ormai un orientamento consolidato, peraltro confermato anche dalla Corte d’Appello di Messina, ha ritenuto la richiesta di BFF BANK del tutto illegittima e l’ha rigettata perché ritenuta fondata su contratti di fornitura di energia elettrica mai effettivamente sottoscritti dagli Enti comunali o, comunque, privi della forma scritta richiesta dalla legge o, ancora, perché fondata su contratti privi della necessaria copertura finanziaria imposta dal Testo Unico sugli Enti Locali.
Inoltre, il medesimo Tribunale ha rigettato la richiesta formulata dalla stessa Banca a titolo di indebito, del corrispettivo a prezzo pieno delle prestazioni fornite ed ha condannato l’Istituto di Credito al pagamento delle spese processuali pari a circa 16 mila euro, a favore dei Comune di Mirto e Galati Mamertino, rappresentati e difesi – in entrambi i giudizi – dall’Avv. Enrico Giardinieri.
Evidente soddisfazione, per l’ingente risparmio a favore delle casse comunali, è stata espressa dai primi cittadini dei Comuni interessati dalla pronuncia favorevole Maurizio Zingales e Vincenzo Amadore.
In particolare, il Sindaco di Mirto Maurizio Zingales – recentemente eletto Presidente del Coordinamento ANCI SICILIA dei piccoli comuni – pur dichiarandosi “molto felice per la conclusione positiva di un contenzioso che dall’anno 2020 ha rappresentato una spada di Damocle per le casse dell’Ente che mi onoro di rappresentare” – ha manifestato la propria preoccupazione in relazione agli ingentissimi costi per la fornitura di energia elettrica cui sono già sottoposti i comuni Siciliani con l’avvio del “regime di salvaguardia” del mercato energetico.
“Le Aste Pubbliche Nazionali per l’individuazione delle Società di Fornitura Energetica a livello regionale per il 2023/2024” – specifica il Primo cittadino di Mirto – hanno applicato alle tariffe il c.d. “parametro Omega”, il quale non è altro che un sovracosto che serve a tutelare gli operatori del mercato libero. Tale parametro risulta estremamente elevato nel Mezzogiorno e in particolare in Sicilia, dove è stata toccata la punta massima di 202,4 €/MWh (QE 28/11/22). Questo condizione comporta non solo costi elevatissimi per le forniture di energia elettrica ai Comuni (costi che, purtroppo, potrebbero avere gravi ripercussioni sull’efficienza dei servizi comunali fondamentali), ma una evidentissima ed intollerabile differenza dei costi dell’energia tra i Comuni del Nord (dove il valore de parametro omega è di soli 29,09) ed i Comuni del SUD Italia ed in particolare della Sicilia, ai quali è stato applicato un parametro omega – come detto – pari a ben 202,41. Il vertiginoso aumento dei costi del Servizio di Salvaguardia dell’energia elettrica nel biennio 2023-2024 evidenziato anche dall’ANCI SICILIA con una nota di pochi mesi fa” – continua il primo cittadino di Mirto – “è assolutamente insostenibile per molti Comuni e, in particolare per gli Enti che vivono già una difficilissima condizione finanziaria, che sono stati costretti a dichiarare il dissesto o a predisporre piani di riequilibrio”. “Pertanto – conclude ZINGALES – nel ruolo di Presidente del Coordinamento ANCI SICILIA ed insieme ad altri colleghi Sindaci della Provincia e del territorio dei Nebrodi ribadiremo, ad ogni livello istituzionale, la necessità di interventi concreti a tutela delle comuni Siciliani”.