Mistretta celebra la Madonna della Luce e affascina con i Giganti
E’ iniziata ieri, a Mistretta, la due giorni di festa tra le più belle e caratteristiche della Sicilia. Come ogni anno si ripete il mito della festa della Madonna della Luce e dei Giganti, festa che non è solo professione di fede, ma storia, leggenda antica, folklore. Folklore connaturato dalla presenza dei Giganti, Cronos e Mitia, eroi della forza, protagonisti di miti e di lotte titaniche trasformati, dalla fervida fantasia popolare, in guerrieri vestiti con un’armatura di stile greco-romano, custodi del simulacro della Madonna della Luce di Mistretta.
La leggenda narra che Fra Benedetto, eremita, mentre stava seppellendo un fratello scoprì, in una grotta situata ai piedi del castello di Mistretta, l’immagine sacra della Santa Vergine che emanava un’intensa luce. Ai lati della stessa delle ossa umane di dimensioni fuori dal comune: i Giganti, appunto, che accompagnano il simulacro della Madonna. “Kronos, il Tempo”, che impugna la spada sguainata e “Mitya, il Mito”, che tiene nella mano destra un mazzetto di spighe e di fiori di campo; busti di vetroresina che vengono condotti, a spalla, da esperti portanti.
La festa ha avuto inizio ieri con l’ascesa della Madonna dalla chiesetta adiacente al cimitero verso il centro: “acchianata”. A ” Crucidda”, una contrada non molto distante dal cimitero, la Santa Vergine ha incontrato i Giganti che, in segno di riverenza, si sono inchinati ad Ella prendendola in custodia per il resto del corteo processionale che è proseguito fino al Santuario di Maria Santissima dei Miracoli. Proprio nel piazzale antistante alla Chiesa, per festeggiare l’arrivo della Madre Santa al Santuario, i Giganti di vetroresina, accompagnati dalle note della banda musicale, hanno suggestionano i presenti con rituali balletti.
Oggi, 8 settembre, sarà un giorno caratterizzato da particolari di festa, fatti di celebrazioni religiose, musica, balli e rappresentazioni folcloristiche, con i Giganti protagonisti i festeggiamenti continuano a suggestionare ed incantare. In serata la lunga processione per le vie cittadine, straordinariamente illuminate da luci colorate, in cui “Mitia” e “Cronos” affiancano la statua della Madonna della Luce accompagnandola fino alla chiesa del cimitero a Lei dedicata. La festa si conclude con la “luminaria”, il falò che ripete il motivo della luce e con il ballo dei Giganti nello spiazzale antistante alla chiesetta. Una festa bella e particolare in cui, il connubio tra sacro e profano, tra mito e folclore, concilia elementi culturali mettendo assieme l’immagine sacra di Maria Santissima con quella profana dei cosidetti “Gesanti”.