L’Unita speciale di continuità assistenziale di Mistretta chiude i battenti. La struttura impegnata in prima linea a combattere il Covid quando ancora non c’erano i vaccini, quando gli ospedali non reggevano l’impatto dei ricoveri, quando si facevano gli straordinari per fronteggiare l’emergenza nelle case, allocata nell’asilo nido comunale, viene chiusa nell’ambito della rimodulazione prevista dal Decreto Ministeriale 71, la riforma dell’assistenza territoriale, che vedrà la costituzione delle UCA, le unità di continuità assistenziali, la quale prevede una unità medica e una infermieristica ogni 100 mila abitanti, nell’ambito dei servizi del PNRR.
In attesa che il Ministero desse attuazione al provvedimento di istituzione delle Unità di continuità assistenziali una delibera regionale prorogava l’attività delle Usca fino al 31 dicembre 2022, in quanto strutture fondamentali per l’attuazione sul territorio dei servizi assistenziali finalizzati al contrasto del Covid-19. Nell’Asp 5, da lunedì 24 ottobre, la funzionalità delle Usca verrà convertita in quella delle Uca. Sei saranno i presìdi attivi a garantire la copertura degli otto distretti di cui si compone il territorio dell’Asp di Messina: Sant’Agata di Militello, che comprende i distretti di Sant’Agata e Mistretta; Barcellona, che comprende i distretti di Barcellona e Patti; Milazzo che oltre al proprio distretto assorbe anche quello di Lipari; Le restanti tre Uca nasceranno a Messina, due per la Città capoluogo di provincia e una che ingloba il distretto di Taormina.
Le Uca raccoglieranno, con continuità, l’esperienza maturata dalle Usca, fondamentali durante le fasi più acute legate all’emergenza Covid-19, senza disperderne l’ampia professionalità maturata in questi ultimi anni. Al loro interno opererà un medico, un infermiere ed un operatore socio sanitario.