La volontà dell’Amministrazione Sanzarello e del Consiglio comunale di Mistretta, di uscire dal Consorzio Intercomunale “Valle d’Halaesa”, era già stata palesata nell’Assemblea del 30 giugno scorso quando il Consiglio, con 6 voti favorevoli e 3 astenuti (gruppo di minoranza), votò, inopportunamente, in maniera disordinata e non conforme a norme e aspettative, l’uscita dal Consorzio, quando il punto all’ordine del giorno era tutt’altro: “approvazione dello Statuto del documento programmatico del Consorzio lntercomunale Valle dell’Halaesa”
Qualche giorno addietro la Giunta comunale di Mistretta torna sulla questione approvando la proposta di deliberazione di recesso dal Consorzio Intercomunale “Valle d’Halaesa”. Quel Consorzio, formato dai Comuni di Castel di Lucio, Mistretta, Santo Stefano di Camastra, Tusa, Pettineo e Motta D’Affermo, nato con l’obiettivo di portare avanti un progetto di larghe vedute, che avrebbe dovuto permettere di mettere in atto regole semplici e uguali per tutti, in modo da poter favorire sia quanti avrebbero inteso investire sul territorio (operatori economici), sia tutti i cittadini (residenti e turisti), che avrebbero voluto usufruire delle opportunità offerte dallo stesso.
La grande crescita economica e sociale auspicata per il territorio, in realtà non è palpabile e le intenzioni della politica amastratina sono quelle di abbandonare poiché, dopo 14 anni – si legge nel corpo della delibera di Consiglio dello scorso 30 giugno – si rileva una assoluta inutilità. Lo affermava il sindaco, Tatà Sanzarello, asserendo che “il Consorzio non ha dato alcun vantaggio e che per varie ragioni non ha prodotto effetti sperati, pero è costoso”. Come anche il capogruppo di minoranza, Pippo Testa, che, in nome e per conto dell’intero gruppo di maggioranza, aveva dato mandato all’Amministrazione comunale di porre in essere ogni atto utile per il recesso.
L’atto deliberativo della Giunta Municipale passerà adesso al vaglio del Consiglio comunale il quale dovrà determinarsi, stavolta in maniera opportuna e concreta, sulla proposta di recesso dal Consorzio Intercomunale “Valle d’Halaesa” nel quale il Comune amastratino, il 15 gennaio 2010, era voluto entrare intravedendo allora nuove opportunità per una coesione territoriale, che sarebbe dovuta servire anche per intercettare i fondi europei e per superare il depotenziamento economico causato dalle politiche di recessione operate nell’ultimo decennio nel nostro territorio