Si è celebrato nella mattinata odierna, presso il Tribunale di Patti, l’udienza che vede imputato il 44 di Mistretta accusato di “lesioni gravi” perpetrati a danno della compagna: la cinquantenne amastratina che si trova attualmente ricoverata al Policlinico di Messina, ancora in prognosi riservata.
Il giudice, Andrea La Spada, ha convalidato l’arresto dell’uomo disponendo per lo stesso la custodia cautelare degli arresti domiciliari. L’allevatore, già noto alle forze dell’ordine, in preda ad un raptus di gelosia e per futili motivi, la sera dello scorso 6 settembre, aveva aggredito la cinquantenne colpendola con calci e pugni di sbalorditiva violenza. La donna, nel disperato tentativo di sfuggire alla violenza del compagno, riesce in qualche modo a chiedere aiuto tramite il N.U.E. 112. Solo grazie al tempestivo intervento dei carabinieri si è potuto scongiurare il peggio.
Sulla vittima, al Pronto Soccorso dell’ospedale di Mistretta, venivano, sin da subito, riscontrati diversi traumi, ematomi ed ecchimosi in tutto il corpo, tra cui un pesante trauma cranico e un trauma toracico che gli ha causato un pneumotorace. Approfonditi accertamenti da parte dei sanitari del Polo universitario della Città dello Stretto portano alla luce circa un centinaio tra fratture e microlesioni in tutto il corpo. Particolari attenzioni da parte dei medici alla lesione della milza e al rachide cervicale che potrebbe, in un futuro prossimo, generare seri problemi di deambulazione per la donna