Ha provocato tanto concerto il furto sacrilego della statuetta raffigurante Sant’Antonio da Padova, posta nell’edicola votiva in contrada “Canalicchio”, lungo il ciglio della Strada Provinciale 176 che collega la città di Mistretta a Castel di Lucio.
Ignoti, approfittando del fatto che la nicchia fosse aperta, per consentire a chiunque di lasciare un lumicino o dei fiori, hanno rubato la statua che, in se, non ha un grandissimo valore economico, ma rappresenta per i devoti un inestimabile significato sacro, oltre che un prezioso bene affettivo. Un gesto che si commenta da sé. Un atto deplorevole che fa male al cuore. E’ davvero triste assistere ad episodi di questo genere che, purtroppo, sono il segno di tempi che coincidono con un imbarbarimento dei costumi.
L’edicola votiva presa di mira è infatti un simbolo in quel tratto di strada dove, tra la fine degli anni “60 e l’inizio degli anni “70, per profonda devozione a Sant’Antonio, la famiglia Cocilovo volle costruire. La stessa famiglia che, da oltre 50 anni, se ne prende cura intervenendo, al bisogno, anche con interventi di conservazione.