Mistretta, è arrivato l’atteso giorno dedicato al Santo patrono Sebastiano
I botti, esplosi nella primissima mattinata di oggi, sanciscono l’inizio per Mistretta del giorno più importante dell’anno. Il giorno dei festeggiamenti in onore del Santo patrono Sebastiano.
Gli amastratini, in un incontenibile fervore religioso, da giorni fremono in attesa dell’avvenimento caratteristico che torna dopo due anni di stop imposto dall’emergenza covid. L’avvenimento sentito non solo sentito dalla comunità mistrettese, ma anche da turisti e visitatori che rimangono affascinati dalle due dimensioni indissolubilmente intrecciate: sacro e profano.
La caratteristica processione, prevista per le ore 19, è attesa dalle migliaia di fedeli provenienti da ogni parte del mondo che da qualche giorno popolano la Città. La preziosa e pesante Vara di legno massiccio e oro, recentemente restaurata, su cui è posta la statua del Santo risalente al 1610, sarà portata a spalla da 60 portanti in abito tradizionale: camicia bianca e fazzoletto carminio ad esprimere fede e passione, pantaloni in velluto nero e calze in lana filata (pirunetta) per richiamare l’originaria cultura contadina.
Sulle note incitanti delle marce militari, eseguite da due complessi bandistici, in un tripudio di luci e colori, la sontuosa macchina processionale, unica nel suo genere per i particolari architettonici, attraverserà di corsa i suggestivi quartieri nel cuore del centro storico, preceduta dalla Varetta, il fercolo contenente le reliquie di San Sebastiano nella quale sono fissati i ceri, simbolo di grazie ricevute. Ad incoraggiare i portanti, stremati, via via, dalla disumana fatica, saranno gli animanti e continui applausi della marea umana che affolla i margini del percorso processionario, dall’uscita del simulacro dalla chiesa, fino al rientro.