Mistretta e Pettineo, il TAR sospende l’abbattimento di oltre 100 bovini

di Giuseppe Salerno
25/10/2024

Lo scorso mese di Agosto l’Asp Veterinaria del Distretto di Mistretta aveva notificato a due aziende amastratine due ordinanze di abbattimento, senza indennizzo, di tutti i capi bovini presenti nel codice aziendale e la chiusura dello stesso codice.

Il provvedimento, nei confronti dei due titolari, arrivava a seguito dei controlli effettuati dal Distretto veterinario, unitamente ai Carabinieri del Comando Compagnia di Mistretta, sulle aziende ricadenti una nel territorio amastratino e l’altra in quello di Pettineo, per aver spostato gli animali da un appezzamento di terreno all’altro, senza presentare alcuna richiesta e senza motivarne l’esigenza all’Ufficio veterinario di competenza. Con ricorso al TAR di Catania, patrocinato dall’Avv. Gabriella Regalbuto del Foro di Patti, gli allevatori hanno impugnato le rispettive ordinanze di abbattimento chiedendo la sospensione del provvedimento che si contestava essere illegittimo e sproporzionato. Il TAR di Catania a seguito dell’udienza camerale di ieri, giovedì 24 ottobre,  con due ordinanze pubblicate in data odierna, ha accolto il ricorso degli allevatori amastratini e ha sospeso l’ordinanza ritenendo sussistenti i “profili di fondatezza del ricorso in relazione alla insussistenza della movimentazione non autorizzata di animali e della violazione del principio di proporzionalità, nonché del difetto di motivazione, il tutto quanto meno con riferimento alla misura dell’abbattimento degli animali di cui si tratta”.  Il TAR ha accolto le argomentazioni della difesa e ha condannato il comportamento processuale dell’ASP Messina per la sua tardiva costituzione in giudizio.

Sul punto abbiamo sentito e chiesto un commento al legale dei titolari delle due aziende, Gabriella Regalbuto. Avvocato si ritiene soddisfatta dell’ordinanza cautelare e fiduciosa anche per l’esito del procedimento?

“Le norme richiamate nell’ordinanza dipartimentale partono da un’interpretazione errata, il tutto ampiamente argomentato anche in fase di udienza cautelare. Il provvedimento di abbattimento totale di animali sani è un provvedimento abnorme sotto tutti i punti di vista; sotto il profilo giuridico con una lettura costituzionalmente orientata ma anche sotto il profilo sociale e umano: pensare all’abbattimento come ad una sanzione è sbagliato. Gli animali vanno abbattuti solo se rappresentano un concreto pericolo per la salute pubblica e per la salute animale. Se gli animali sono sani l’ordine di abbattimento – anche se irrogato come sanzione – non può trovare legittimazione. Sul punto deve intervenire anche il legislatore a modificare le norme – scellerate – che contemplano l’abbattimento totale come forma sanzionatoria.”

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