Una triste storia di raggiro, perpetrata ai danni di un’anziana di Mistretta si è consumata nella giornata di ieri. Una pensionata di 81 anni, intorno alle 15:15 riceve una chiamata da un numero non presente nella propria rubrica telefonica. La voce è quella di uno uomo che si presenta come maresciallo dei carabinieri di Mistretta, ma in realtà è truffatore. All’anziana donna viene raccontato che il figlio, a bordo della propria autovettura, in compagnia della moglie, era stato vittima di un incidente stradale dove ad avere la peggio era stata proprio la compagna di lui, la quale, a seguito di gravi lesioni, era stata ricoverata in ospedale.
“Suo figlio – aggiunge il falso maresciallo dei carabinieri – è in stato di fermo e per evitare il carcere è necessario che qualcuno versi 13/14 mila euro di cauzione”. La povera anziana inizia ad agitarsi, non sa che fare, a chi rivolgersi e risponde di non avere nella disponibilità tale somma di denaro. La conversazione telefonica finisce qui. Nel giro di pochi minuti l’81enne sente bussare alla porta della propria abitazione. Va ad aprire e sull’uscio di casa si trova un signore che con fare cortese si presenta come carabiniere incaricato di prelevare il contante che sarebbe servito ad evitare il carcere al figlio. Contante che gli sarebbe stato restituito una volta fatta chiarezza sull’accaduto e sulle dinamiche dell’incidente.
L’anziana impaurita e priva i contanti, raccoglie tutto l’oro che ha in casa (dal valore ancora da quantificare) e lo consegna all’uomo che, prima di dileguarsi, con modi gentili e garbati rassicura ancora l’81enne che le cose si sarebbero sistemate. La signora disperata rimane da sola in casa e dopo aver riflettuto su quanto le fosse capitato, decide di chiamare la nipote, la figlia del figlio. Dalla ragazza apprende che il padre era in giro per la città con la bici. In quell’istante realizza di essere stata truffata. Sulla vicenda indagano i Carabinieri del Comando Compagnia di Mistretta, sovrainteso dal capitano Silvio Imperato, alla quale la donna si è rivolta per presentare formale denuncia.
Un’altra storia di raggiri fatte ai danni di persone anziane che si fidano, con infantile ingenuità. E’ criminale ingannarli, come è criminale approfittare del candore dei più deboli, dei più sprovveduti. Ma assistiamo a un incarognimento delle città, ma anche dei piccoli paesi. Quasi che l’altruismo, il rispetto, la solidarietà fossero brutti sentimenti da nascondere. Ma da dove viene questa crudeltà, da dove viene questa tendenza a prendersela coi più fragili, senza riflettere che anche loro hanno in casa degli anziani che si perdono facilmente, e che loro stessi diventeranno vecchi, lenti ed esposti?
Non fidatevi delle apparenze! Diffidate da telefonate dove chi è dall’altra parte della cornetta chiede denaro o pezzi di valore. I truffatori per farsi aprire la porta ed introdursi nelle vostre case può presentarsi in diversi modi. Spesso è una persona distinta, elegante e particolarmente gentile. Dice di essere un funzionario delle Poste, di un ente di beneficenza, dell’INPS, o un addetto delle società di erogazione di servizi come luce, acqua, gas, etc. e talvolta un carabiniere, come è successo in questo caso. Le raccomandazioni a non abbassare mai la guardia, a chiamare sempre le forze dell’ordine anche solo in caso di dubbi e a denunciare qualsiasi tentativo di truffa, sono rivolti a tutti, poiché alcune tipologie di frodi non colpiscono solo le fasce over 65, ma chiunque soprattutto quelle sulle piattaforme social come il ricatto sessuale, c.d. sextortion, il romantic scammer o truffatori sentimentali, o le più recenti truffe praticate utilizzando app di messaggistica istantanea.