Mistretta, fermato dai Carabinieri: sulla sua testa pendeva un decreto di espulsione
Sulla testa del giovane gambiano pendeva un decreto di espulsione, per tale motivo è scappato alla vista dei Carabinieri del Comando Compagnia di Mistretta, agli ordini del neo comandante Silvio Imperato, che lo avevano raggiunto al Pronto Soccorso del locale ospedale per identificarlo, considerato che si presentava ai sanitari senza alcun documento di riconoscimento.
Dopo un rocambolesco inseguimento per le vie e le campagne nella periferia più prossima della Città gli uomini dell’Arma hanno fermato il 33enne, originario del Gambia, accusato di aver violato la legge sull’immigrazione. Il giovane era giunto all’ospedale di Mistretta a bordo di un’ambulanza del “118” attivata dalla Centrale Operativa, per un intervento presso la stazione ferroviaria di Santo Stefano di Camastra, luogo in cui veniva segnalata la presenza di un extracomunitario in preda ad un malore. I medici del nosocomio amastratino, prendono in carico il paziente ma allertano i carabinieri per l’identificazione del soggetto sprovvisto di documenti.
Alla vista dei militari l’uomo si da alla fuga, ma viene raggiunto poco dopo. Condotto in caserma verrà presto accertato che l’uomo era destinatario di un decreto di espulsione emesso proprio dalla Prefettura di Catania. Denunciato a piede libero per violazione della legge sull’immigrazione e resistenza a Pubblico Ufficiale, sul 33enne verranno attivate tutte le procedure volte ad assicurare l’immediato rimpatrio