Mistretta, fondi rustici: per il Comune la situazione si fa esplosiva

di Giuseppe Salerno
21/04/2022

La mancata stipula dei contratti, da parte del Comune di Mistretta, agli allevatori detentori in affitto dei terreni di proprietà dell’Ente, rischia di far saltare il banco e di esporre il Comune amastratino al pagamento degli indennizzi, a titolo di risarcimento, per un danno causato dal mancato introito degli aiuti comunitari che i detentori dei fondi rustici percepirebbero allegando, in tempo utile, il regolare contratto d’affitto nella domanda per gli aiuti in scadenza il prossimo 15 maggio.

Il Comune di Mistretta, lo scorso giugno, autorizzava l’immissione in possesso agli aggiudicatari provvisori ( coloro i quali hanno presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa per l’Ente) che avevano concorso al primo e al secondo bando, per l’assegnazione di lotti di terra di proprietà del Comune. L’Ente assegnava così in via provvisoria, e non definitiva, i fondi rustici poiché si riservava di accertare i requisiti sui quali si fondano le capacità contrattuali dei soggetti. Tra questi requisiti, come recita l’articolo 2 del bando di gara, occorreva che i soggetti partecipanti, in capo alle aziende, avessero, obbligatoriamente, un’età compresa tra i 18 e i 67 anni, l’iscrizione alla C.I.A.A. ( Camera di Commercio) e all’INPS e la qualifica di imprenditori agricoli e/o coltivatori diretti.

Gli effetti d’immissione in possesso, come stabiliva allora la Commissione straordinaria che amministrava il Comune di Mistretta a seguito dello scioglimento dell’Ente per presunte infiltrazioni mafiose, non aveva nulla a che vedere con la stipula dei contratti e l’assegnazione definitiva degli stessi lotti. Il Comune, che nel giugno 2021 formalizzava l’immissione anticipata in possesso, come giusto che fosse, scrupolosamente avviava un’attività di controllo sugli aggiudicatari provvisori che, qualora non sarebbero risultati in regola con quanto previsto dall’art. 2, dovevano essere esclusi e obbligati a versare un’indennità.

A circa un anno di distanza, e a circa 20 giorni dalla scadenza delle domande per gli aiuti, gli allevatori che si sono aggiudicati uno o più lotti, ed ai quali è stato concesso in via provvisoria il fondo rustico, non hanno ancora ricevuto dal Comune di Mistretta nessuna comunicazione relativamente agli accertamenti che l’Ente si era riservato di svolgere sulla posizione di ciascuno. Chi amministrativamente avrebbe dovuto portare avanti gli adempimenti, non l’ha fatto.

Ad oggi non si ha alcuna traccia di controlli, nessuna comunicazione agli allevatori in regola con i requisiti richiesti dal regolamento, né tantomeno notizie di esclusioni con eventuali scorrimenti di graduatorie. La domanda che si pongono gli allevatori è la seguente “cosa causa tutti questi ritardi e soprattutto perché ad oggi non si hanno notizie certe”.

Gli operatori del settore zootecnico nonostante si siano recati innumerevoli volte presso gli Uffici del Comune di Mistretta per avere notizie si ritrovano con un pugno di mosche in mano. Ad oggi le piccole aziende del comprensorio, a causa della mancata assegnazione dei fondi rustici di proprietà dell’Ente, non sanno se riusciranno a sopravvivere o saranno costrette a chiudere battenti.

Gli inadempimenti su quelli che dovevano essere i controlli e i conseguenti ritardi nella stipula dei contratti, che procurano agli allevatori un danno certo ed ingiusto, qualcuno li avrà certo determinati. Il comportamento negligente, che è causa di responsabilità di colpa, obbligherà il soggetto, o i soggetti responsabili, che lo hanno posto in essere, a risarcire i danni? Probabilmente, come spesso accade, nessuno metterà mano a portafoglio e alla fine, se ci saranno danni da corrispondere, abbiamo la vaga impressione, che a pagarli sarà “Cappiddazzu” (il Comune).

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