Anche a Mistretta, nella giornata di ieri, come del resto in tutta Italia, l’Arma dei Carabinieri ha celebrato la propria Patrona, la Virgo Fidelis e l’82° anniversario della Battaglia di Culqualber . Nella Città amastratina presso il Santuario dedicato alla Madonna dei Miracoli, mons Michele Giordano ha officiato la Santa Messa alla quale era presente l’intero Comando Compagnia Carabinieri di Mistretta, sovrainteso dal capitano Silvio Imperato, il primo cittadino della città amastratina, Tatà Sanzarello, con i sindaci di diversi comuni viciniori, la dirigente scolastica dell’IC “Tommaso Aversa” e dell’IIS “Alessandro Manzoni” di Mistretta, Maria Grazia Antinoro, accompagnata da una significativa rappresentanza di scolaresche, i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, tutte le associazioni e i sodalizi cittadini oltre a numerosi cittadini, tutti raccolti attorno alla Madre Celeste patrona dell’Arma.
La celebrazione della Virgo Fidelis risale al 1949, quando Sua Santità Pio XII proclamò ufficialmente Maria “Virgo Fidelis Patrona dei Carabinieri”, fissandone la ricorrenza al 21 novembre, data in cui la Cristianità celebra la festa liturgica della Presentazione di Maria Vergine al Tempio. Ma la stessa data è memorabile anche per fatti storici in cui l’Arma si è resa protagonista durante la Seconda guerra mondiale: il 21 novembre del 1941, infatti, ebbe luogo una delle più cruente battaglie in terra d’Africa. Un intero Battaglione di Carabinieri si sacrificò nella strenua difesa, protrattasi per tre mesi, del caposaldo di Culqualber, in Etiopia. Per quel fatto d’arme, alla Bandiera dell’Arma venne conferita la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, dopo quella ottenuta per la partecipazione alla Prima guerra mondiale (in allegato la motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare conferita alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri). Quei Caduti sono entrati a far parte della folta schiera di Eroi che, in pace come in guerra, hanno saputo tener fede al Giuramento prestato fino all’estremo sacrificio.
Il 21 novembre, con la “Virgo Fidelis”, l’Arma ha celebrato anche la “Giornata dell’Orfano”, che rappresenta, per i Carabinieri e per l’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri (O.N.A.O.M.A.C.), un’occasione di concreta vicinanza alle famiglie dei colleghi caduti. L’O.N.A.O.M.A.C., fondata nel 1948, diede soluzione al delicato problema dell’assistenza alle famiglie dei numerosi militari scomparsi nella guerra, da poco finita, attraverso la realizzazione di istituti dove accogliere i giovani in particolari difficoltà e la corresponsione di “assegni di studio” alle famiglie bisognose; oggi, la finalità dell’Opera è quella di aiutare negli studi i circa 1.150 orfani dei militari dell’Arma dei Carabinieri mediante l’elargizione di adeguati sussidi, dall’infanzia fino al conseguimento della laurea.