Mistretta, IC “Aversa”: grande successo l’Erasmus con i partners francesi

Successo formativo, crescita umana e culturale sono le parole chiave che hanno siglato la conclusione del partenariato Erasmus+ “Vos pas dans nos pas” tra l’Istituto Comprensivo “Tommaso Aversa” di Mistretta e il Collège francese “J. Mermoz” di Belleu; il progetto, avviato nel 2020 e articolatosi sin dall’inizio in modalità blended a seguito delle necessarie precauzioni anti-COVID, dopo una fase virtuale di attività ed incontri a distanza, solo quest’anno ha finalmente previsto gli spostamenti fisici.

Nella settimana a decorrere dal 31 Maggio, infatti, l’istituto e le famiglie degli alunni coinvolti della scuola secondaria di I grado hanno accolto la delegazione francese nel centro nebroideo, impegnandosi a fare conoscere le peculiarità del nostro territorio, le sue tradizioni, la sua storia. Per i ragazzi, i momenti di attività laboratoriali , artistico- musicali, e i workshop si sono alternati a visite guidate ed incontri ricreativi di cultura, sport e divertimento durante i quali hanno potuto immergersi completamente nella scoperta dei paesaggi e dei tesori artistici della Sicilia e dei Nebrodi in particolare.

Come sottolineato dalla dirigente scolastica, professoressa Maria Grazia Antinoro, durante la cerimonia di accoglienza, “i progetti Erasmus+ rafforzano il senso della cittadinanza europea rendendo i ragazzi più consapevoli dell’importanza di conoscere l’Europa e di riconoscersi nei suoi valori di libertà, democrazia, solidarietà e pace, arricchiti dal valore aggiunto dell’identità locale. “

Lo scambio di buone pratiche ha incoraggiato tutti, docenti ed alunni, ad assumere una prospettiva innovativa proiettata al cambiamento e all’apertura verso la realtà europea; soprattutto, la cooperazione con i coetanei stranieri e la condivisione di gruppo in occasione delle varie attività ludico-didattiche hanno motivato i giovani alunni dell’istituto ad un’autentica comunicazione supportata dal desiderio di conoscere e farsi conoscere. Per immaginare l’Europa come uno spazio aperto ed unito al contempo, bisogna, dunque, ripartire da progetti come “Vos pas dans nos pas” per formare ancora numerose generazioni Erasmus+.

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Redazione