Le intenzioni della politica amastratina sono quelle di abbandonare il Consorzio Valle dell’Halaesa poiché, dopo dieci anni – si legge nel corpo della delibera di Consiglio dello scorso 30 giugno – si rileva una assoluta inutilità. Lo afferma il sindaco, Tatà Sanzarello, asserendo che il Consorzio non ha dato alcun vantaggio e che per varie ragioni non ha prodotto effetti sperati pero è costoso . Come anche il capogruppo di minoranza, Pippo Testa, che, in nome e per conto dell’intero gruppo di maggioranza, da mandato all’Amministrazione comunale di porre in essere ogni atto utile per il recesso.
E fin qui, nulla da eccepire. La volontà politica è quella di recedere dalla convenzione ventennale prorogata recentemente, il 20 agosto 2021. Ma il Consiglio comunale, riunitosi per “l’approvazione dello Statuto del documento programmatico del Consorzio lntercomunale Valle dell’ Halaesa”, non avrebbe potuto approvare l’uscita dall’associazione tra Comuni, poiché l’oggetto della proposta di deliberazione, portata in Consiglio il 30 giugno, era tutt’altro.
La proposta di lasciare il Consorzio, nata nel corso del dibattito che avrebbe avuto lo scopo di discutere l’approvazione o meno dello Statuto, viene irregolarmente votata e con 6 voti favorevoli e 3 astenuti (gruppo di minoranza) il Consiglio comunale sancisce, dopo 13 anni, l’uscita dall’associazione intercomunale
Deliberazione che però non produrrà nessun effetto. Per approvare l’uscita del Comune di Mistretta dal Consorzio lntercomunale Valle dell’ Halaesa, al quale al momento aderiscono i Comuni di Motta D’Affermo, Tusa, Mistretta, Castel di Lucio, Pettineo e Santo Stefano di Camastra, dovrà necessariamente essere convocato un altro Consiglio comunale.