Mistretta, il servizio di refezione scolastica non parte: le mamme protestano
Il servizio di refezione scolastica, a Mistretta, era, in passato, e resta oggetto di critiche, da parte delle famiglie che stamattina hanno protestato davanti alla scuola materna “Giovanni Verga” per l’ingiustificabile ritardo di un servizio programmato per inizio ottobre, ma che non è ancora partito creando un sacco di disagi a quelle famiglie in cui entrambi i genitori sono impegnati al lavoro.
Dall’Amministrazione comunale arrivano rassicurazioni circa un avvio molto prossimo, che dipenderebbe dall’espletamento delle procedure per l’esternalizzazione del servizio legato all’approvazione, da parte del Consiglio comunale, del pluriennale 2022-2024, che consentirebbe la messa a disposizione di somme, circa 15 mila euro, per l’espletamento del servizio fino a fine anno. “Dal 2024 – afferma l’assessore alla pubblica istruzione, Massimo Melidone – sarebbe nelle intenzioni dell’Amministrazione assegnare il servizio per tre anni di fila. Un servizio di qualità come quello garantito sino ad oggi con le risorse umane interne al Comune amastratino.”
Ma le mamme che stamattina hanno protestato davanti i cancelli della scuola dell’infanzia non vogliono sentire ragioni: “Le giustificazioni fanno fatica a reggersi in piedi. L’Ente, sapendo di non poter più offrire direttamente il servizio refezione scolastica, dalla chiusura delle scuole all’1 ottobre, avrebbe avuto tutto il tempo necessario per programmare per tempo. Oggi, per garantire un pasto dignitoso ai nostri figli, siamo costrette ad andare a prenderli da scuola a mezzogiorno. Per le le attività pomeridiane, in alternativa, possono rimanere pranzando con un panino e un frutto. Comune e Scuola devono, in sinergia, imparare a programmare, entrare in un’ottica di idee estremamente lineare e logica: le cose devono funzionare e per farle funzionare c’è bisogno di programmazione, rigore e ordine”.
Sull’ordine, la sistemazione e la sicurezza hanno ancora molto da dire le stesse mamme che lamentano incuria e sporcizia in prossimità del plesso per non parlare dell’inagibilità dei giochi che, in taluni casi, rappresentano un pericolo per i propri piccoli