Mistretta, in pensione dopo 42 anni rimane a disposizione del Comune
La dedizione consiste nel lavorare con passione e nell’identificarsi con il proprio ruolo lavorativo, nelle attività che esso comporta. Ciò assume maggiore significato quando lo si fa gratuitamente, al fine di offrire il proprio contributo dal quale a trarne giovamento è la propria comunità. E’ ciò che ha fatto Maria Cuva, dipendente del Comune di Mistretta, andata in pensione nell’aprile del 2021.
Nonostante avesse raggiunto il meritato riposo, Maria ha deciso di rimanere a disposizione dell’Ente, continuando a svolgere il proprio ruolo di istruttore contabile, a titolo gratuito. Lo ha fatto mettendo a disposizione la propria professionalità alla Commissione prefettizia, fino alla scadenza della gestione commissariale e rinnovando il rapporto di collaborazione, per un altro anno, offrendo la propria disponibilità anche all’Amministrazione Sanzarello, in vista delle difficoltà alle quali dovrà andare incontro con la riorganizzazione dell’Ufficio ragioneria, impegnandosi a svolgere le attività riconducibili al suo ruolo di coordinamento e formazione del personale dell’Ufficio.
Un gesto meritevole di lode e attenzione dal quale emerge l’altruismo che si pone l’obiettivo di aiutare, di donare il proprio tempo e le proprie conoscenze per una rinascita istituzionale e sociale. Dedicare questo spazio a chi si è adoperato e continua a farlo, senza “ca ci u facissi fari nuddru” come dice qualcuno, significa offrire il giusto tributo a chi se lo merita, ad una donna di altri tempi, sorella di Totò Cuva, ex sindaco di Motta D’Affermo e primo presidente dell’allora U.S.L. di Mistretta, che ha sempre portato avanti la cultura del lavoro e del fare, mai quella del reddito